“Abbiamo cambiato testa, abbiamo cambiato casa ma non abbiamo cambiato anima,” sono le parole con sui Beniamino Saibene — fondatore di Esterni — ha inaugurato la conferenza stampa del Milano Film Festival, che si terrà dall’8 al 18 settembre nel polo culturale di BASE in zona Tortona.

Assistendo alla presentazione abbiamo avuto modo di farci un’idea di quelli che sono gli appuntamenti da non perdere di questa ventunesima edizione, a cominciare dal film di apertura del Concorso Lungometraggi: Gulîstan, terre de roses, un’osservazione delle guerrigliere del PKK con le loro storie e le loro battaglie, politiche e personali, diretto da Zaynê Akyol, che sarà presente in sala ad entrambe le proiezioni, all’inaugurazione giovedì 8 settembre alle 21:00 al Mudec, e venerdì 9 alle 17 presso lo Spazio Oberdan.

Sempre nella categoria lungometraggi, un titolo molto interessante è senz’altro Under the Shadow di Babak Anvari, un horror politico ambientato sullo sfondo del conflitto tra Iran e Iraq negli anni ‘80.

A dimostrazione dell’eclettismo che contraddistingue il Festival, persino gli amanti del genere musical quest’anno non rimarranno delusi: The Lure, moderna rivisitazione della Sirenetta ambientata in un dance club di Varsavia, è tra i film consigliati da Alessandro Beretta, direttore artistico del festival, mentre City of Dreams: A Musical — spaccato bollywoodiano sullo slum di Dharavi, tra i più poveri di Mumbai — spicca nella rassegna “Colpe di Stato”, che  in questa edizione si muove su due sponde tematiche, quella dei titoli presentati in collaborazione con Docucity, che esplorano le trasformazioni dello spazio urbano,e quella del confine in tutte le sue!accezioni — geografica, sociale, culturale e religiosa.

Nel solco della sperimentazione si inserisce anche la rassegna UNDER SCREEN di cui fanno parte l’attesissimo Lo and Behold di Werner Herzog sulla relazione tra essere umano e internet (venerdì 9, h 20.45, Largo del Cinema) e l’esibizione-racconto #RefugeeCameras, in collaborazione con NAGA, che raccoglie le fotografie scattate con macchine usa-e-getta da “viaggiatori senza più patria del nostro secolo, in partenza dai campi di Smirne, Lesbo, Atene e Idomeni.”

In programma anche il tradizionale Concorso Internazionale Cortometraggi – con 55 corti da 30 Paesi – riservato agli under 40. Quest’anno il tema è “la rappresentazione, fedele o rielaborata, della realtà, specchi brevi e multiformi,capaci di riprodurre levità e asprezze del reale.Tra i partecipanti ci sono vecchie conoscenze del MFF, recentemente premiate in alcuni dei più importanti festival internazionali: Ce qui nous eloigné di Hu Wei a Venezia, Valparaiso di Carlo Sironi a Locarno, Limbo di Konstantina Kotzamani a Cannes e A man returned di Mahdi Fleifel a Berlino.

Altro appuntamento imprescindibile è il Focus Animazione, che ormai brilla di luce propria all’interno del programma del Milano Film Festival, anche grazie alla storica “maratona animazione”, che quest’anno si terrà in Largo del Cinema lunedì12 alle 20.45 (ma vi raccomandiamo di arrivare con largo anticipo).

Per la prima volta in assoluto, invece, il Festival propone PLEASURE & PAIN una sezione dedicata ai film di mezzanotte, quattro opere — Multiple Maniacs, Tenemos la carne, The Witch, The Greasy Strangler — da vivere a notte fonda, “quando il desiderio di emozioni si fa più insistente.”

Infine, agli amanti della vita notturna è dedicata AUDIOVISIVA, il programma crossmediale che animerà le 11 notti del Milano Film Festival con musica live e dj set.  L’’inaugurazione sarà al femminile: ci faranno ballare Peggy Gou dalla Corea e Kerry LeBon dalla California. Ovviamente, a ritmo di elettronica. Stay tuned.

 

Qui potete trovare il programma quotidiano del MFF.

 

Biglietti

Intero: 7€

Ridotto Card MFF: 3.50€

Pomeridiani (fino alle 18 escluse)

Intero: 5€

Ridotto Card MFF: 2.50€

Card MFF

Intero: 20€

Ridotto partner convenzionati e studenti: 10€