La mostruosità di un’Europa a due teste
È un avvicinamento, quello tra Parigi e Berlino, previsto dai commentatori politici già all’alba delle presidenziali francesi.
È un avvicinamento, quello tra Parigi e Berlino, previsto dai commentatori politici già all’alba delle presidenziali francesi.
Marsili ha lanciato insieme all’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis il movimento paneuropeo DiEM25.
Ieri sera, in Francia, è andata bene. Ma non esageriamo.
“Si può realisticamente affermare che ci saranno più astensioni tra gli elettori di Macron che tra gli elettori di Le Pen.”
Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
È approdata sulle prime pagine italiane negli ultimi giorni, dopo i risultati delle elezioni francesi, la vita privata del candidato centrista Macron.
Cosa significa la vittoria al primo turno di Emmanuel Macron? Che gli elettori hanno scelto una ricetta che ha già fallito, e la minaccia lepenista nella migliore delle ipotesi è solo rinviata.
Il secondo turno delle primarie del Partito Socialista francese si è concluso con la vittoria di Benoît Hamon, con una percentuale che sfiora il 60%, e un’affluenza superiore del 23% rispetto al primo turno.