Una settimana tra i profughi di Nea Kavala
La mia destinazione erano i campi di Nea Kavala e Cherso, a Nord di Salonicco. Con così tante persone in bisogno, pensavo che il mio aiuto avrebbe avuto lo stesso significato di una goccia nell’oceano.
La mia destinazione erano i campi di Nea Kavala e Cherso, a Nord di Salonicco. Con così tante persone in bisogno, pensavo che il mio aiuto avrebbe avuto lo stesso significato di una goccia nell’oceano.
Condannato a due anni e mezzo il maresciallo Marchetto per falsa testimonianza. Ma è per un tecnicismo: le accuse prendono sostanza solo perché il caso, sostanzialmente, è ancora troppo fumoso.
E come per ogni prigione c’è anche una via di fuga: un buco nella rete sul retro dell’hotspot. Tre giovani ragazzi afghani ci fanno entrare da lì.
Cosa c’è nel rapporto dell’agenzia antidoping mondiale che ha portato all’esclusione del team russo di atletica leggera dalle Olimpiadi di Rio.
Siamo andati a Como, dove è in corso un’emergenza migranti destinata a durare a lungo.
Viaggio di sola andata nel mondo dei grinder: da chip impiantati nelle mani, a magneti nei polpastrelli. Con una conversazione con Amal Graafstra, fondatore di Dangerous Things.
Siamo andati a Quarto Oggiaro per continuare, a qualche settimana di distanza dall’ultima volta, il nostro percorso tra i quartieri popolari di Milano.
Cacciati dai centri di accoglienza, 20 profughi pakistani e afghani hanno trovato rifugio sotto il ponte della tangenziale Est. Siamo andati lì per parlare con loro.
Come ogni estate arriva l’emergenza migranti a Milano. Siamo andati in Stazione Centrale per parlare con alcuni di loro.