Malja’a Lebanon: quattro storie di emancipazione tra i rifugiati in Libano
Dal teatro Bayslan di Shatila all’attività di Syrian Eyes: il lavoro di quattro associazioni con i rifugiati siriani e palestinesi in Libano, in un reportage a puntate.
Dal teatro Bayslan di Shatila all’attività di Syrian Eyes: il lavoro di quattro associazioni con i rifugiati siriani e palestinesi in Libano, in un reportage a puntate.
I ragazzi del’associazione italiana Operazione Colomba, attiva in un accampamento di profughi siriani nel nord del Libano, ci raccontano delle condizioni d’accoglienza e dei limiti del lavoro delle agenzie internazionali e delle Ong.
Se le condizioni dei campi ufficiali sono tutt’altro che rosee, la tanto decantata “integrazione” culturale e sociale si limita a dei corsi di lingua.
Il prossimo 6 maggio, dopo nove anni, i libanesi tornano a votare e il Partito Comunista locale ha approfittato della data per mostrare la propria forza.
La proposta di legge Collomb criminalizza i “sans papier” e complica le pratiche burocratiche per ottenere il diritto d’asilo in Francia.
“La nostra lotta territoriale ha un ampio respiro e ci permetterà di costruire un percorso anche al di là della scadenza elettorale.”