Il 4 ottobre in Parlamento avrebbe dovuto esserci la proiezione in anteprima europea del documentario di Andrew Wakefield Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe, proposta dal senatore Bartolomeo Pepe, ex M5S, ora del gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Il documentario segue le tappe dello studio svolto da Wakefield stesso, che mette in relazione di causa-effetto i vaccini e l’autismo.
Secondo il Presidente del Senato Pietro Grasso il Parlamento non può ospitare un documentario che fa disinformazione e che non rende un servizio utile alla cittadinanza. Anche la Ministra Lorenzin ha espresso il suo parere contrario alla proiezione — molto vago: “Stiamo molto attenti, abbiamo già avuto la lezione di Stamina e sui vaccini è in ballo la salute e la vita di milioni di persone.”
Lo studio su cui si basa il documentario è stato riconosciuto come una grande truffa e il regista-medico è stato radiato dall’albo dei medici inglese. Era il 1998 quando per la prima volta vennero pubblicati dalla rivista Lancet i dati dello studio che incolpava i vaccini dell’autismo nei bambini; ma, dopo approfondite ricerche, emerse che i dati erano falsati e che il dottor Wakefield aveva guadagnato 55mila sterline.
Il documentario era stato rifiutato anche dal Tribeca Festival e mai proiettato in Europa. La grande richiesta da parte di privati cittadini italiani ha spinto la casa produttrice, la Wanted, a programmare un tour di proiezioni straordinarie a partire dal 18 ottobre in 10 città italiane. I cittadini vogliono più informazione sul tema, mentre lo stato risponde con allarmismi sul ritorno di epidemie di morbillo.
Ma il problema è reale: i dati del 2015 riportano un calo delle vaccinazioni pari all’1,5% dopo il 2014, che era stato il primo anno sotto la soglia di sicurezza del 95%, e dunque con una copertura vaccinale a rischio. La preoccupazione dell’Istituto superiore di sanità è la tendenza che dal 2010 ha portato sempre più famiglie a sottrarre i propri figli dalle vaccinazioni.
In Italia nel 2014 le coperture vaccinali dei bambini fino a 24 mesi contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse sono scese al di sotto di quella soglia di sicurezza. La copertura contro il morbillo, parotite e rosolia, MPR, è diminuita di quasi 4 punti percentuali rispetto ai dati aggiornati del 2013, passando dal 90,3% all’86,6%.
L’Agenzia Italiana per il Farmaco ha lanciato l’allarme contro la disinformazione e i rischi della mancata vaccinazione in crescita e il drastico calo ha portato alcune regioni ha impedire l’iscrizione all’asilo nido ai bambini non vaccinati.
Disinformazione o controinformazione?
Scoperchiando l’internet si trova sul tema qualunque cosa: complotti internazionali, lobby farmaceutiche che inventano vaccini inutili e contaminati, ma anche medici e pediatri che consigliano di non vaccinare i propri figli.
In Italia sta aumentando lo scetticismo nei confronti dei vaccini, fomentato da facili complottismi. Cercando di farsi spazio tra tutte le teorie che il web propone, si rischia di incontrare anche Gian Paolo Vanoli che, intervistato da VICE nel 2013, sosteneva che i vaccini oltre a essere sostanze nocive completamente inutili, sono imposti da qualche forza superiore per spingere la popolazione all’omosessualità — il tutto sostenuto dalla retorica “ora ne parlano tutti ma io l’ho scoperto 30 anni fa.”
Vanoli è membro del MeetUp grillino di Segrate e a sostegno della sua teoria che l’omosessualità venga diffusa tramite la vaccinazione di massa ha affermato che “quando il vaccino viene introdotto nel bambino, questo poi cresce e cerca di trovare una propria personalità, e se questa viene inibita dal mercurio o dalle sostanze vaccinali che si introducono nel cervello diventa gay.”Dopo aver analizzato i dati, ascoltato ogni tipo di teoria complottista e le dichiarazioni sul tema della Lorenzin — considerando che la nostra Ministra della Salute ha come titolo di studio la maturità classica e che quindi la sua testimonianza ha valore quanto la mia — mi sono ritrovata punto a capo. Ho deciso quindi di rivolgermi a chi studia e lavora nel campo per scoprire esattamente cosa sono i vaccini.
Cosa sono i vaccini — for dummies:
Nel nostro corpo ci sono cellule dell’organismo e agenti patogeni: questi ultimi devono essere riconosciuti per essere debellati. Vi sono dunque delle strutture proteiche, gli anticorpi, che riconoscono i patogeni.
I batteri hanno sulla loro membrana strutture proteiche, gli antigeni, che vengono riconosciute dagli anticorpi. Una volta legati, gli anticorpi sono in grado di far partire una risposta immunitaria con lo scopo di eliminare il patogeno. Ma se vogliamo far partire la risposta immunitaria senza immettere il batterio, quindi senza malattia, utilizziamo il vaccino, che per l’appunto nella maggior parte dei casi è un preparato proteico.
Vi sono vari tipi di vaccini:
- organismi inattivati, come il vaccino per il colera;
- antigeni purificati (o vaccini a subunità), come il vaccino contro il tetano o la difterite;
- antigeni ricombinanti e peptidi sintetici, come il vaccino contro l’epatite;
Il procedimento è molto semplice: viene ucciso preventivamente il batterio e viene immesso nel corpo di modo che attivi la risposta immunitaria, ma non sviluppi la malattia.
Talvolta si riscontra il rischio che il batterio sia vivo e che quindi la malattia si sviluppi lo stesso, oppure una risposta immunitaria eccessiva o di tipo allergogeno.
Il servizio sanitario italiano garantisce il diritto alla prevenzione vaccinale per 13 vaccini, ma solo 4 sono obbligatori — i restanti 9 sono raccomandati dal ministero della Salute e quindi da Regioni e Asl:
- obbligatori: poliomielite, difterite, tetano ed epatite B;
- raccomandati: pertosse, Hemophilus influenzae, morbillo, rosolia, parotite, meningococco C, pneumococco, influenza e papillomavirus.
Il pioniere della ricerca vaccinale, Dr Maurice Hilleman, è il medico che ha salvato più vite al mondo nella storia della medicina: secondo dati statistici sono state salvate 8 milioni di persone grazie alle sue ricerche. Il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale viene detto infatti il “periodo Hilleman,” una sorta di età d’oro della vaccinologia, quando Hilleman inventò oltre 40 vaccini, tra cui morbillo, parotite, rosolia, Haemophilus influenzae di tipo B, epatite A, epatite B, varicella.
Ma alla fine della sua carriera, lo stesso Hilleman in un’intervista ha dichiarato che la casa farmaceutica per cui ha fatto ricerca per tutta la vita, la Mark, ha contaminato per anni i vaccini e diffuso tumori e HIV in tutto il mondo.
Purtroppo anche informandosi il più possibile, selezionando le fonti e scartando le bufale, lo spazio per gli intrighi internazionali resta — forse perché ci affascinano di più.