Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Giuseppe Conte, 1 giugno 2018: “Sono grato a chi, rinunciando a legittime ambizioni personali, ha saputo porre davanti a tutto l’interesse generale, per un progetto che supera le persone chiamate a portarlo avanti.” 445 giorni dopo, le cose non sono andate proprio così. Come anticipavano i giornali già ieri mattina, Conte è tornato di nuovo al Senato per annunciare le proprie immediate dimissioni, e per attaccare Matteo Salvini, colpevole proprio di aver “seguito interessi personali e di partito,” minando un governo che aveva altrimenti i presupposti per essere solidissimo. (Linkiesta, 1/06/18 / la Repubblica)
Se vi siete persi il discorso di Conte potete leggerne una trascrizione, se invece volete vedere le facce che faceva Salvini mentre Conte parlava, qui c’è il video. (Adnkronos / YouTube)
Non vale la pena leggere invece il discorso di Matteo Salvini, un flusso di coscienza in cui è riuscito anche questa volta a non dare vere ragioni politiche alla crisi di governo, e al termine del quale, in una giravolta quasi allucinatoria, la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio. (la Repubblica)
(In compenso nei propri “venti” minuti di intervento Salvini si è prodotto in un proprio best of: dal cuore immacolato di Maria a Barbara D’Urso, dal criptofascismo al dog–whistling omofobo.)
Dopo Salvini purtroppo ha parlato anche Renzi, che è tornato a invocare un governo che impedisca l’aumento dell’IVA. Il grande comunicatore del Pd ha commentato, “Non è un colpo di Stato un nuovo governo ma aprire una crisi è un colpo di sole.” (La 7)
Alle nove di sera Conte ha rassegnato le proprie dimissioni al presidente della Repubblica Mattarella. L’incontro è durato pochissimo, meno di dieci minuti, durante i quali Mattarella ha chiesto a Conte di curare il disbrigo degli affari correnti, ma, secondo fonti del Messaggero, “non è stata fatta alcuna analisi della situazione politica e nessun accenno su ciò che accadrà in futuro.” Mattarella conta di procedere spedito, con consultazioni che iniziano oggi alle 16 e termineranno domani in modo da tenere aperto uno spiraglio per elezioni entro fine ottobre. Cosa potrà uscire dalle consultazioni è difficile prevederlo, perché le due forze che dovrebbero dialogare, M5S e Partito democratico, sono ancora completamente avvitati su se stessi. (il Messaggero)
Ai microfoni del Tg1 Zingaretti ha aperto alla “verifica di un’altra maggioranza.” Il segretario del Pd è la voce più convinta nel proprio partito a favore di nuove elezioni, e già l’apertura alla possibilità di un nuovo governo è un grosso passo in avanti — ma a differenza della compagine renziana in Parlamento, perché un governo abbia senso per “il Pd di Zingaretti” serve che sia un governo ambizioso, in forte discontinuità con quello di Conte. (Adnkronos)
Una forte discontinuità vorrebbe dire chiudere la porta non solo a Di Maio — completamente compromesso dall’alleanza con Salvini — ma anche a Conte, che ha cercato di rinfrescarsi con un’aura progressista con il discorso di ieri al Senato. Ma i timori per un’alleanza con il Pd non si fermano a Di Maio nel M5S, che guarda con particolare sospetto a Matteo Renzi, che dentro o fuori dal governo sarebbe un azionista importante della maggioranza, e sarebbe armato dalla possibilità di far cadere il governo e uscire dal Pd come mossa pre-elettorale. (HuffPost)
(Quante volte si è vantato Matteo Salvini del “ritorno” dell’educazione fascista civica nei programmi scolastici? Grazie alla crisi di governo non se ne parla fino al 2020.) (Next Quotidiano)
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Mondo
Trump ha rimandato la propria visita in Danimarca perché la Prima ministra Frederiksen ha rifiutato di vendere agli Stati Uniti la Groenlandia. Sì, questa è una cosa che è successa. (CNN)
Denmark is a very special country with incredible people, but based on Prime Minister Mette Frederiksen’s comments, that she would have no interest in discussing the purchase of Greenland, I will be postponing our meeting scheduled in two weeks for another time….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 20, 2019
Interrogato da un giornalista sul blocco da parte di Israele delle deputate Omar e Tlaib, poi sollevato per Tlaib, Trump ha commentato dicendo che “qualunque ebreo che vota democratico mostra grande slealtà.” Jonathan Greenblatt, amministratore della Anti–Defamation League, ong che monitora xenofobia e razzismo, ha dichiarato che il commento del presidente è antisemita. (NBC News)
It’s unclear who @POTUS is claiming Jews would be “disloyal” to, but charges of disloyalty have long been used to attack Jews. As we’ve said before, it’s possible to engage in the democratic process w/o these claims. It’s long overdue to stop using Jews as a political football.
— Jonathan Greenblatt (@JGreenblattADL) August 20, 2019
Letteralmente meno di un mese dopo l’abbandono del trattato Intermediate-Range Nuclear Forces da parte degli Stati Uniti l’esercito degli Stati Uniti ha dimostrato che le accuse della Russia erano fondate. Nel novembre 2018 la Russia aveva denunciato che l’installazione dei sistemi di difesa Aegis in Romania e Polonia infrangeva il trattato: anche se Aegis era pensato solo per intercettare attacchi, poteva infatti essere modificato a scopi offensivi. Lunedì gli Stati Uniti hanno testato il lancio di un missile Tomahawk in California, utilizzando proprio lo stesso sistema di lancio. (Quartz)
La giunta militare che aveva preso il potere in Sudan si è ufficialmente sciolta: è stato formato il nuovo consiglio unico di forze militari e rappresentanti dei civili, che supervisionerà la transizione democratica nel paese per i prossimi tre anni. Il primo ministro transizionale sarà Abdalla Hamdok, un economista delle Nazioni Unite. Nel movimento di protesta sono stati in molti però delusi dalla poca rappresentanza femminile nel consiglio: degli undici membri del consiglio, solo due sono donne, nominate tra i sei seggi dei civili. (Al–Araby Al–Jadeed)
Le Security Belt Forces, il braccio armato del Consiglio di Transizione del Sud, hanno lanciato una serie di attacchi per allargare il proprio controllo nel meridione dello Yemen. Le forze armate hanno occupato molte strutture militari nel governatorato di Abyan per mettere in sicurezza l’occupazione della città di Aden. (Middle East Eye)
L’Unione europea ha risposto a Boris Johnson sostanzialmente chiudendo alla possibilità di ridiscutere il backstop in Irlanda. Secondo Johnson la risposta dell’Ue è stata influenzata dai parlamentari conservatori che stanno studiando un modo fermare l’uscita no–deal con un voto nella Camera dei Comuni. Il primo ministro, al contrario, sostiene che in assenza di un accordo l’uscita il 31 ottobre sia inarrestabile. (Ovviamente, per evitarla basterebbe votare l’accordo sulla Brexit che prende la polvere dal 15 gennaio scorso.) (the Guardian)
Jakarta ha inviato delle truppe per soffocare le crescenti proteste nella provincia di Papua. Un video ottenuto da Febriana Firdaus mostra centinaia di soldati e poliziotti arrivare a Monokwari, dove lunedì i contestatori hanno appiccato il fuoco a un palazzo governativo. Sono previste nuove e più ampie proteste per la giornata di oggi. (Al Jazeera)
Italia
La procura di Agrigento ha disposto lo sbarco immediato dei migranti e il sequestro della nave Open Arms. È la risoluzione, per certi versi buona e per altri meno, di una crisi che negli ultimi 19 giorni aveva raggiunto nuove vette di disumanità nella gestione del flusso migratorio. La situazione ieri stava per precipitare — alcuni migranti si erano buttati in mare per raggiungere Lampedusa a nuoto. (Il Post)
Come previsto, il nuovo capro espiatorio per la destra nazionale sarà adesso Ocean Viking, la nave di MSF e SOS Mediterranée. Su Viking ci sono più di 350 migranti, senza una meta da dieci giorni. La Francia si sarebbe offerta di prendersene in carico 40. (Fanpage)
Milano
A quanto pare Milano è in controtendenza rispetto al resto del paese, facendo registrare anche questa estate un aumento dei turisti che hanno deciso di visitarla. (TTG)
Cult
L’Uomo Ragno non sarà più parte dell’Universo cinematografico Marvel: Disney, sempre più forte nella propria posizione semimonopolista dell’industria, ha preteso che Sony dividesse fifty–fifty il finanziamento dei film del franchise, sostanzialmente sacrificandone il controllo diretto. Sony, ovviamente, ha rifiutato. Internet, ovviamente, sta dando i numeri, pronti a vedere l’industria cinematografica autodistruggersi in nome del prossimo crossover di supereroi. (Deadline / BuzzFeed News)
(È un vero peccato che Disney abbia letteralmente fatto una crociata per estendere costantemente il diritto d’autore a proprio vantaggio. Se nel 1978 Disney non avesse ottenuto l’oscena estensione del copyright a 95 anni, oggi potrebbe fare tutti i film dell’Uomo Ragno che vorrebbe, perché dal primo gennaio di quest’anno l’Uomo Ragno sarebbe stato di pubblico dominio.) (Diverse Tech Geek, 1/1/19)
Gira su Instagram un nuovo meme sul diritto d’autore delle foto che pubblicate su Instagram, che è una catena di sant’Antonio e basta — ma ci stanno credendo tutti, da celebrità del calibro di Julianne Moore e Julia Roberts — che si presume abbiamo team di legali — a Rick Perry, segretario all’energia statunitense, tra i cui incarichi c’è anche di supervisionare l’arsenale nucleare del paese. (Twitter)
Ambiente
Gli incendi nella foresta amazzonica sono così intensi che il fumo delle piante bruciate si vede dallo spazio. Lunedì sera forti venti hanno trasportato i fumi per più di 2700 chilometri, fino a coprire la città di San Paolo. (CBS News)
NASA
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Gif di Apple Music
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