Da qualche anno a questa parte la Fondazione Giorgio Gaber, in collaborazione con il Comune di Milano e il Piccolo Teatro, organizza una rassegna culturale di incontri e spettacoli teatrali interamente dedicati alla figura dell’artista milanese, che ha lasciato un’eredità imponente alla città e all’Italia.
Quest’anno l’occasione è particolarmente speciale: a quindici anni dalla sua morte, possiamo infatti ascoltare un inedito registrato da Gaber nel novembre del 2002 — prodotto ed editato oggi da Ivano Fossati.
Ieri, nella splendida cornice del Cantiere-evento del Teatro Lirico di Milano (che, seppur in fase di restaurazione, dalla Settimana della Moda in poi ha accolto diversi eventi culturali), la figlia di Gaber, Dalia, ha presentato la rassegna che avrà luogo settimana prossima, dedicando ampio spazio all’intervento dello stesso Ivano Fossati. Il cantautore ha quindi avuto modo di raccontare come è nata l’idea di “Le donne di ora”.
Foto dalla conferenza stampa all’interno del Teatro Lirico
Il disco – a cui dà il titolo proprio l’inedito – nasce dal laboratorio di produzione musicale che Fossati tiene all’Università di Genova, nel corso del quale egli si è accorto che gli studenti, poco più che ventenni, ammirano Gaber ma effettivamente non ne conoscono il lavoro musicale. Fossati ha così voluto raccogliere in un disco tascabile le canzoni che più esemplificano il percorso musicale dell’artista milanese, rendendole più orecchiabili per i giovani, non abituati alle sonorità più antiche, senza tuttavia tradirne la natura. La tracklist comprende quattordici canzoni originali – eccezion fatta per Te lo leggo negli occhi di Endrigo, in cui sono evidenziate le doti più prettamente canore di Gaber – rimasterizzate come se fossero suonate da Van Morrison, tra le quali spicca Le donne di ora, una lucida e tagliente descrizione sul genere femminile, sicuramente ironica ma importante e vera.
L’inedito è stato scritto da Gaber nella primavera del 2002, poco prima di morire, e addirittura pensato come singolo, però mai pubblicato. Fossati lo ha completato, registrando e aggiungendo alla sezione ritmica gli strumenti che mancavano. Il progetto acquista ancora più valore sapendo che Gaber, al lavoro a quello che poi sarebbe stato il suo ultimo disco nel 2001, chiese allo stesso Fossati di produrlo, ma quest’ultimo rifiutò per impegni lavorativi personali. Adesso, nel 2018, il cerchio si chiude e Fossati ci consegna un piccolo gioiello, capace non solo di delineare il profilo di Gaber ma soprattutto di emozionare. L’inedito inoltre, con la sua tematica delicata, giunge in un momento della storia in cui le donne si muovono e si battono per guadagnare il rispetto loro dovuto, dimostrando ancora una volta la moderna genialità di Gaber.
La pubblicazione di Le donne di ora, il prossimo 23 marzo, apre la rassegna Milano per Giorgio Gaber, che tra il 26 e il 29 marzo vedrà coinvolte personalità del calibro di Graziano Delrio, Giulio Casale e Massimo Bernardini in eventi imperdibili (qui tutta la programmazione e le informazioni). Il disco verrà anche portato in giro per l’Italia da Fossati stesso con incontri che vedranno coinvolti soprattutto i giovani.