Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Un’inchiesta del Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi torna a far luce sui conti off-shore dei super ricchi del pianeta: sono i “Paradise Papers”, 1,4 terabyte di documenti trafugati dallo studio legale Appleby, che offre servizi a privati e società in vari paradisi fiscali. (the Guardian)
È il secondo leak più grande della storia dopo quello dei Panama Papers, ed entrambi fotografano lo stesso problema: il drammatico aumento delle disuguaglianze nel mondo. (Quartz)
Cosa emerge dai documenti? Tra le altre cose:
- La regina Elisabetta ha investito milioni di sterline in un fondo off-shore.
- Wilbur Ross, il miliardario segretario al commercio di Donald Trump, fa grossi affari con il marito della figlia di Putin.
- Due istituzioni russe legate al Cremlino hanno offerto sostanziali finanziamenti a Facebook e Twitter attraverso un socio di Jared Kushner. (the Guardian)
Tra i nomi coinvolti ci sono anche Apple, Nike, Bono Vox, Madonna. E la vedova dell’ex presidente di Finmeccanica Camillo Crociani, coinvolto nello scandalo Lockheed e fuggito in Messico alla fine degli anni ‘70. (il Sole 24 Ore)
Mondo
Un uomo armato di fucile ha aperto il fuoco sui fedeli di una piccola chiesa battista a Sutherland Springs, nel Texas rurale, uccidendone almeno 26. L’attentatore, morto anche lui, è un ex militare esonerato per cattiva condotta. (the New York Times)
Con 112 morti e più di 500 feriti, il 2017 è l’anno più sanguinoso nella storia moderna degli Stati Uniti, per quanto riguarda le sparatorie di massa. (TIME)
Ma per fortuna “qualcuno aveva una pistola anche dall’altra parte,” ha detto Donald Trump, durante una conferenza stampa congiunta con Shinzo Abe.
https://twitter.com/USAAssociation/status/927425487512702977
Ovviamente anche questa volta Google ha messo nel proprio carosello di News, in cima ai risultati delle ricerche e nelle nuove tab di Chrome per Android, disinformazione fascistoide, che dipingeva l’attentatore a volte come convertito all’Islam, altre volte come un “sostenitore radicale di Sanders,” o ancora come un “antifa.” Ovviamente non era vero niente. (Gizmodo)
Si sta concludendo la campagna elettorale per il governatorato della Virginia, elezione che si giocherà all’ultimo voto e che da molti è vista come un’anticipazione delle elezioni di metà mandato dell’anno prossimo. (New York Magazine)
Che è successo ieri in Arabia Saudita? Le dimissioni del primo ministro libanese (considerato un fantoccio di Ryadh), un missile houthi intercettato sopra la capitale, e soprattutto l’arresto per corruzione di decine di membri della famiglia reale e del governo, incluso il principe Alwaleed Bin Talal. (Al Jazeera)
Secondo un report esclusivo di Julia Ainsley il procuratore speciale Mueller avrebbe abbastanza prove per incriminare Michael T. Flynn, l’ex consigliere in materia di Sicurezza nazionale di Trump. (NBC News)
Carles Puigdemont si è consegnato alle autorità di Bruxelles — oggi un giudice dovrà decidere se trasformare il mandato d’arresto spagnolo in europeo. (BBC)
Italia
In attesa dello spoglio del voto, che avverrà in giornata, gli exit poll disegnano un testa a testa tra Musumeci e Cancelleri. (Rai News)
Per Micari la sconfitta è pressoché totale, con un risultato dato tra il 16 e il 20%. Il Pd non ha ancora deciso se il capro espiatorio di questa sconfitta sarà Grasso, Bersani, o entrambi. (la Repubblica)
Lo scontro tra Berlusconi e Grillo è a tutti gli effetti un’anticipazione di quello a cui assisteremo nella prossima campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018. (il Sole 24Ore)
La leadership di Renzi non è mai stata così precaria, però: ammesso sia vero che la mancata alleanza al sud con la sinistra sia stata una scelta di puro tatticismo per prepararsi al confronto nazionale, il dato di fatto è che al Pd quei voti oggi servono, e se la condizione per recuperarli è trovare un altro candidato, questa è l’ultima occasione per accettare un dato di fatto evidente da mesi. Ma secondo Orfini, intervistato da Tommaso Ciriaco, “Non possiamo ricominciare ogni volta che c’è un voto amministrativo ad alimentare una discussione, riportando tutto al punto di partenza. Non è tollerabile il tentativo di riaprire sempre la partita.” Con “ogni volta,” ovviamente, Orfini intende ogni volta che il Pd perde — che è l’unica cosa che riesce a fare il partito da più di tre anni. (la Repubblica)
Cult
Anche Harrison Ford si è stancato di Trump. (Hollywood Reporter)
Come ti scaldo la casa minando bitcoin. (Quartz)
I consigli di vita di Jeff Bezos. (TechCrunch)
Correre una maratona in costume, tipo cosplayer, va ufficialmente di moda. Perché? Perché no? (the New Yorker)
***
Se ti piacciono Hello, World e the Submarine, ricorda di recensire la pagina su Facebook. A domani! ?