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Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

La situazione dei richiedenti asilo abbandonati sull’isola di Manus è talmente disperata che hanno cominciato a scavare nella speranza di trovare acqua. (ABC)

Behrouz Boochani, giornalista iraniano e detenuto a Manus dal 2014, racconta sul Guardian l’ultima notte di terrore, fame e sete dei rifugiati.

La chiusura del centro è imminente, e i 600 richiedenti asilo dovrebbero essere smistati in tre nuovi stabilimenti. Secondo il governo australiano queste nuove sistemazioni sono molto migliori del centro — su cui gli scandali si inseguono da più di un anno — ma secondo ispettori delle Nazioni Unite le strutture non sono ancora assolutamente in grado di accogliere le persone. (the Guardian)

I centri di Nauru e Manus erano stati costruiti esplicitamente con funzione di deterrente, non per gestire temporaneamente i meccanismi di accoglienza. Per recuperare le puntate precedenti, un riepilogo di Max Bearak. (the Washington Post)

Mondo

Sayfullo Saipov, l’attentatore di Manhattan, è apparso ieri di fronte ai giudici, per essere formalmente incriminato. L’attacco sarebbe stato programmato meticolosamente, forse con l’aiuto di un complice, che è stato fermato. Nonostante Saipov fosse imbevuto di propaganda dello Stato Islamico, il gruppo terrorista non ha rivendicato l’attacco — non lo fa mai, quando l’attentatore resta in vita. (the New York Times)

Il presidente degli Stati Uniti ha commentato gli eventi con la lucidità politica di un consumato alcolista, auspicando la pena di morte per Saipov. (the New York Times)

Trump e suoi alleati di estrema destra hanno immediatamente colto l’occasione per politicizzare la tragedia, pretendendo la sospensione del programma di visti attraverso cui Saipov era arrivato a New York. (the Washington Post)

Nella notte, una sparatoria ha causato tre morti in un Walmart di Denver, Colorado. Non è ancora chiara la dinamica, né i responsabili. (Reuters)

Nuovi dettagli sui crimini di cui è accusato Paul Manafort: lo stratega politico viaggiava con tre passaporti diversi, usava telefoni dichiarati sotto falso nome, e apriva e chiudeva freneticamente conti in banca — almeno 55 con 13 istituti diversi. (CNN)

Eritrea. Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro una delle rare manifestazioni di protesta ad Asmara, uccidendo, secondo fonti dell’opposizione, 28 persone. (Al Jazeera)

A sorpresa, Aung San Suu Kyi si è recata per la prima volta in visita nello stato di Rakhine. (BBC)

Quanto è serio Facebook a combattere il problema della propaganda di agenti stranieri sul proprio network? Non è chiaro, ma di sicuro non abbastanza da disturbare Mark Zuckerberg per farlo presenziare davanti al Congresso statunitense. (Quartz)

Se volete farvi del male, qui trovate alcuni dei post promozionali identificati come propaganda russa dal social network. (Boing Boing)

Italia

Mancano pochi giorni al voto in Sicilia, e come al solito si parla pochissimo di mafia. La Stampa ha interpellato sull’argomento i cinque candidati.

Migrazioni

Un gruppo di rifugiati siriani ha cominciato ieri uno sciopero della fame e un presidio di fronte al parlamento greco, per chiedere il ricongiungimento con le proprie famiglie in Germania. (Reuters)

Questioni di genere

Dopo le accuse di molestie sessuali, si è dimesso il ministro della difesa britannico Michael Fallon. (the Guardian)

Cult

Shannon Edwards, autrice seriale di meme virali, racconta il proprio processo creativo. (the Outline)

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Oh no: “fake news” è la parola dell’anno per il Collins Dictionary. (the Guardian)

Beyoncé sarà la voce di Nala nel nuovo remake del Re Leone. Donald Glover sarà Simba. Okay. (TIME)

C’è un nuovo teaser trailer di Star Wars:

Com’è fare il barista in Antartide? (Atlas Obscura)

Ambiente

Citando la bibbia, Scott Pruitt ha annunciato che ci saranno notevoli cambiamenti nelle commissioni di consulenza scientifica dell’EPA, che apriranno la porta al mondo degli affari. Felice Halloween! (Buzzfeed)

Il rapporto “Emission GAP” dell’UNEP sostiene che esista una distanza enorme tra gli intenti di mitigazione al cambiamento climatico dichiarati dai vari paesi e quelli fissati dal Paris Agreement. (Lifegate)

Sta per iniziare la COP23 di Bonn e le cose non vanno benissimo. Ad esempio, in Italia ne parla solo Lifegate.

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