“Ho pensato sarebbe stato interessante venire nel posto dove il cinema è nato, perché ora possiamo celebrarne la morte. Per i prossimi 10 secondi rimaniamo in silenzio e sperimentiamo tutto quello che ci passa per la testa.”
È il regista danese Nicolas Winding Refn a parlare durante una conferenza stampa al Lumière Festival di Lione, prima di aggiungere “bene, ora il cinema è rinato.”
Refn ha presentato durante il festival francese il suo nuovo progetto byNWR.com, un portale streaming che debutterà a febbraio 2018 — descritto come “un genuino strumento per le arti” e nella pratica un servizio streaming sui generis.
È ormai chiaro a tutti che la fruizione online di contenuti cinematografici sia il presente più che il futuro. Lo sa bene Netflix, che quest’estate ha superato i 100 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, raggiungendo un valore di mercato di circa 80 miliardi di dollari. Lo sa bene anche la Disney, che terminerà l’accordo con Netflix in favore del proprio canale di streaming ufficiale, cavalcando il successo della saga di Star Wars e le produzioni sportive della ESPN. E lo sa bene anche la Criterion Collection che ha creato FilmStruck, il proprio portale di streaming con tutta la collezione a disposizione dei cinefili più incalliti.
Abbandonato definitivamente il regime di monopolio dominato dall’azienda di Los Gatos, nuovi soggetti sono entrati in campo per prendersi una fetta di un mercato che, non ancora saturo, vede largo margine di crescita e guadagno. Chiunque voglia prendere parte a questo slittamento mediatico deve però contribuire con un elemento che riesca a differenziare il proprio portale da quelli già esistenti. Se Netflix può contare su produzioni originali e big budget, Hulu avrà il vantaggio di presentare i contenuti dei canali via cavo della tv americana, Mubi vanterà una selezione di opere indipendenti, la Criterion Collection sul cinema d’essai e così per tutte le altre realtà di settore.
Dove si colloca quindi il progetto di Refn? Perché morte e rinascita del cinema?
Il fatto che il nome del servizio riporti direttamente le iniziali del proprio ideatore non è un caso: Refn ha infatti costruito la propria immagine di regista su una cinematografia reazionaria e punk, in cui l’autore è padrone di se stesso. Attraverso il suo cinema ha dato prova di rifiutare le convenzioni, ma di rendere spesso omaggio a opere e registi del passato. Il nome byNWR mette subito in chiaro che l’opinione e i gusti del regista danese saranno il filo rosso che guiderà tutto il progetto.
Su queste basi, il servizio presenterà una stretta selezione di pellicole internazionali restaurate o rispolverate per l’occasione. Ogni tre mesi, la selezione verrà affidata a intime conoscenze del regista, a cui verrà affidato il compito di presentare e contestualizzare buon cinema. I primi due volumi – già annunciati durante la conferenza stampa – saranno affidati rispettivamente al giornalista Jimmy McDonough e alla redazione del sito di critica cinematografica inglese Little White Lies.
McDonough – i cui testi hanno ispirato il libro di Refn “The Act of Seeing” – presenterà il volume intitolato “Regional Renegades: Exploitation Gems from the Southern USA,” tra le cui opere comparirà The Nest of the Cuckoo Birds, del 1965 diretto da Bert Williams e rimasto lontano dal pubblico per più di 50 anni.
Mentre il sito Little White Lies presenterà “Missing Links: Restored and Rediscovered Classics of American Independent Cinema,” un approfondimento del cinema indipendente americano dimenticato, tra cui spicca il distopico If Footmen Tire You, What Would Horses Do? del Reveverendo Estus W. Pirkle.
Tutti i contenuti della piattaforma saranno gratuiti, la pubblicità presente coprirà le spese per il restauro delle pellicole e per il servizio di distribuzione che non si limiterà ai piccoli schermi, ma sarà allargata anche a un selezionato circuito di sale nel mondo.
Ma allora perché morte? Durante la conferenza Refn non si è trattenuto dal discutere l’eterna lotta tra grande schermo e piccoli device. “Io amo le sale cinematografiche, amo il cinema, ma non è più l’unico luogo, e di certo non il più dominante. Dobbiamo ricordarci che vedere un film vuol dire tante cose diverse. Guardare un film su cellulare, che ormai rappresenta il 99% di tutto l’intrattenimento, è altrettanto interessante se visto su grande schermo.”
Un’affermazione che farà sicuramente prudere le mani dei tradizionalisti e dei cultori del cinema su grande schermo — ma la verità è che byNWR darà la possibilità ai cinefili di tutto il mondo di scoprire, approfondire e amare film che altrimenti non avrebbero modo di vedere, gratuitamente. Da qua la necessità di uccidere il cinema per potergli dare nuova vita.
Rimanendo fedele alla sua vena provocatrice – di cui, se vogliamo, byNWR è figlio – Refn ha concluso con una citazione che lasciamo in inglese perché tradotta perderebbe tutta la sua potenza: “It’s like sex. All sex is great sex… all cinemas are great cinemas, but it’s also different. You can fuck in many ways and we have to tell the teenagers that they can fuck in many ways.”