Quest’anno è l’anno dei festival. Nel tripudio di grandi e piccini the Submarine seguirà il Filo Sound Festival. Un festival che abbiamo visto crescere in questi mesi nel grigio di Milano, con la testa già proiettata all’estate.
Nasce da un’idea di cinque ragazzi che hanno dato vita all’associazione culturale Inlup. Tra loro, Stefano ci racconta di come con questo progetto è riuscito a mettere assieme le cose che più ama, la musica e la Cava di Roselle, location del festival.
“Ci siamo conosciuti durante il corso di Marketing Management e Comunicazione musicale di Santeria Social Club a Milano, ci siamo scelti come persone e abbiamo deciso di portare la musica alla Cava.”
Cosa vi aspettate da questa prima edizione?
“Ovviamente è molto rischioso portare qualcosa in un posto nuovo, ma ricalcando gli eventi che più ci piacciono a Milano, siamo contenti di aver creato una cosa genuina e nuova per noi e per il luogo”
Il Filo Sound Festival si terrà il 13, 14 e 15 luglio alla Cava di Roselle poco fuori Grosseto.
La Cava, diventata in tempi recenti un vero e proprio teatro a cielo aperto, è una grande area immersa nel verde, nel cuore della Maremma, e ospita varie iniziative durante l’estate toscana.
È una cava non più utilizzata, immersa nel verde, nella splendida campagna alle porte di Grosseto. Il panorama si può vedere da una grande terrazza naturale che domina la vallata.
Ci saranno due palchi, tre bar, un ristorante, un piccolo anfiteatro e attività varie, il tutto circondato da rocce, ulivi, e cipressi.
Il logo del festival è stato disegnato da Francesco Caporale, in arte FRA!
Nato in un piccolo paesino di 5mila abitanti in provincia di Cosenza, Altamonte, da bambino vedeva disegnare il padre e tra i giochi aveva tanti colori e pennarelli, così ha iniziato a disegnare.
“Quando ero piccolo i giochi erano pochi, avevo solo matite e colori, quindi disegnavo. Principalmente animali e tartarughe ninja. Mi piacevano anche i galli.”
E ora cosa ci fai a Milano?
“Ho studiato grafica pubblicitaria poi ho ripreso a disegnare per un’esigenza: mi avevano rubato tutto in casa, anche il computer con i miei progetti grafici; ho iniziato a lavorare in un ristorante e per occupare il tempo ho iniziato a disegnare.
Così Fra ha comprato una Moleskine e ha iniziato a riempirla — per riempire il tempo.
“Ho iniziato a prediligere dei luoghi a Milano, i coworking open space, come per esempio l’Open in viale Monte Nero. La gente si avvicinava e la cosa sorprendente è che non mi chiedevano «cosa fai?» ma «chi sei?». Così ho pensato che quei disegni sarebbero potuti diventare un brand.”
“Lavoro con due modalità che chiamo O e X: la prima è molto libera, riempio il foglio, mi lascio andare e anche lo spettatore ha libera interpretazione; la seconda invece è quella più professionale e X rappresenta proprio la via di mezzo tra la volontà del cliente e il mio linguaggio.”
Raccontaci la collaborazione con il Filo Sound e la nascita del logo.
“È stato molto impegnativo: non sono stati i classici clienti e io inizialmente non credevo ce l’avrebbero fatta, sinceramente. Ma sono stati bravissimi e il festival andrà alla grande. Abbiamo lavorato assieme al logo e al nome per avere un prodotto che fosse semplice e in italiano. Un’arma a doppio taglio perché più un nome è semplice, più è difficile farlo proprio. Alla fine è nata l’idea di questo gomitolo che simboleggia la varietà dei componenti di Filo Sound e allo stesso tempo anche la sua realizzazione, con attività varie, due palchi, artisti molto diversi tra loro, banchetti, ecc.”
Vi aspettiamo a Filo Sound Festival dal 13 al 15 luglio!