foto di Alessandro Villa
Trittico di Circo Contemporaneo di Quattrox4 si inserisce nella programmazione del Teatro Gerolamo di Milano e fa sold out
A Milano succedono cose bellissime che sono frutto di scommesse, molto piccole o molto grandi. Come quella nata dalla collaborazione tra l’Associazione Quattrox4 e il Teatro Gerolamo, che sabato 4 marzo 2017 ha permesso al circo contemporaneo di calcare la scena teatrale milanese e di incantare un pubblico di oltre 200 persone, accorso per assistere a Trittico di Circo Contemporaneo, a cura di Quattrox4.
Lo spettacolo, nato dall’unione di tre creazioni work in progress, ha visto il susseguirsi di lavori di ricerca molto diversi tra loro ma accomunati dal fil rouge del circo: il rischio, la sfida alla gravità, lo stupore, la poesia.
“Camelie” di Elisa Angioni, vede dialogare una giovane donna e la sua roue Cyr; “Piani in Bilico” di Clara Storti e Filippo Malerba, crea e rende abitabili nuovi spazi sospesi; “Ovvio”, di David Diez e Tomas Vaclavek del Kolektiv Lapso Cirk, sfida le leggi dell’equilibrio a partire da un gioco — elementare ma mai scontato — di assi e travi. Le tre performances si susseguono in uno scenario finora inedito per il circo contemporaneo: il teatro Gerolamo, la “Piccola Scala di Milano,” che riapre i battenti dopo 33 anni e dopo un’operazione di restauro durata 6 anni.
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Per Quattrox4 è una sorpresa e una enorme soddisfazione. L’associazione, nata nel 2011 dall’incontro di Marco Dellabianca, Clara Storti, Filippo Malerba ed Elisa Angioni con la duplice mission di promuovere il circo contemporaneo da un punto di vista sia sportivo sia culturale, a quasi sei anni dalla sua nascita si accredita come una delle imprese culturali giovanili milanesi più virtuose, come testimonia la vittoria del bando fUNDER 35 di Fondazione Cariplo. “Sicuramente un primo e prezioso mattoncino per l’impegno culturale che ci vedrà impegnati da qui ai prossimi due anni con la promozione del circo contemporaneo a Milano”, dice Filippo Malerba, co-fondatore dell’associazione e artista in scena, parlando di circo contemporaneo, linguaggio scenico nato in Francia a partire dagli anni ’70 che fa della contaminazione di generi – danza, circo, teatro – il suo punto di forza.
Il successo riscontrato da Trittico di Circo Contemporaneo fornisce spunti di riflessione interessanti e dà luogo ad alcune considerazioni chiave per la scena teatrale milanese: che il circo contemporaneo in Italia esiste e ha voglia cimentarsi con le possibilità drammaturgiche fornite dal teatro, che il pubblico lo accoglie a gran voce, e che ci sono soggetti sul territorio milanese, come Quattrox4, che credono fermamente nella forza intergenerazionale, interculturale e drammaturgica del circo contemporaneo.
Tutto ciò può però avvenire a una sola condizione: che ci siano teatri abbastanza audaci da volersi assumere il “rischio” di investire sulla bellezza creata da linguaggi artistici sperimentali come quelli del circo contemporaneo, capaci al contempo di dare lustro anche agli scenari teatrali più classicheggianti e a farne un punto di forza per se stessi, come accaduto con Quattrox4 e il Teatro S. Gerolamo.
Se questi ingredienti fondamentali non mancano, il successo è assicurato: per gli artisti, per il teatro, per il pubblico, per il circo contemporaneo come arte scenica, che come poche altre arti espressive ha la forza e la magia di tenere tutti con il fiato sospeso e il naso all’insù. Compreso il teatro.