Il protocollo Tafazzi per la guerra dei dazi
Nonostante l’impatto dei dazi in Italia sia allarmante, secondo la Lega non bisogna fare niente contro Washington. Tra le altre notizie: le IDF hanno mentito sull’omicidio dei 15 medici di Gaza, la manifestazione contro il riarmo è stata un successo, e la fine imminente del progetto Voyager

La Lega è intervenuta nel dibattito su come rispondere all’aggressione commerciale dell’amministrazione Trump, confermano l’allineamento delle forze di governo sul subire e stare zitti. Dal congresso della Lega, in cui la lista dei candidati per la leadership del partito è di uno, Matteo Salvini ha ammesso che “sicuramente dobbiamo tutelare i risparmi, il lavoro, i prodotti italiani” — senza specificare come — “quindi contrattando con gli amici americani.” “La trattativa con il governo americano ci deve essere, sarà complicata, sarà complessa, sarà delicata, ma è meglio dialogare che guerreggiare.” Al congresso è intervenuto in video link anche Elon Musk, “un onore e un privilegio averlo come ospite,” scrive Salvini. Parlando con Salvini sul palco, Musk ha dichiarato che spera che tra Stati Uniti ed Europa si possa creare “una partnership molto stretta”: “Spero che ci sposteremo a una situazione di zero dazi in futuro, con una zona di libero scambio tra l'Europa e il Nord America.” “Questa è la mia speranza per il futuro.” Non sarete sorpresi di sapere che secondo Salvini il problema non è che gli Stati Uniti impongono dazi punitivi su 64,7 miliardi di euro di export, ma le misure europee per regolamentare il mercato — “Da cambiare, sono le politiche suicide dell'Unione Europea”: bisogna insomma “azzerare il green deal, azzerare la sbornia elettrica, azzerare il patto di stabilità, azzerare i danni fatti agli agricoltori, ai pescatori.” (AdnKronos / X)