Venezia dice no alle grandi navi, per l’ennesima volta
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
in copertina e all’interno foto di Nicoletta Bortoluzzi
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Circa 8 mila persone hanno partecipato ieri alla manifestazione contro le “grandi navi” a Venezia. Alla fine il corteo ha avuto l’autorizzazione per entrare in piazza San Marco, inizialmente negata dal prefetto. (la Repubblica)
(Folklore: l’accesso a piazza San Marco è negato a manifestazioni dal 1997, dopo l’assalto al campanile da parte dei “Serenissimi” che rivendicavano da un carro armato fatto in casa, il “Tanko,” l’indipendenza del Veneto.)
La manifestazione si è tenuta una settimana dopo l’incidente della Msc Opera di domenica scorsa. Al corteo, guidato dai gruppi dei centri sociali sotto le bandiere “No Grandi navi” e dalle associazioni ambientaliste, hanno partecipato anche anziani e famiglie. (ANSA)
Giuseppe Pietrobelli elenca tutti e 13 i progetti depositati negli ultimi anni per portare le navi fuori dalla laguna. Dopo l’incidente Toninelli si era subito espresso in favore a spostare le grandi navi “ai margini” dell’ecosistema veneziano. Una soluzione potrebbe essere Lido San Nicolò, oppure Chioggia — dove però il porto è ancora da scavare, e l’amministrazione locale (M5S) è contraria. (il Fatto Quotidiano)
Il problema non sono solo i possibili incidenti, ma il livello di inquinamento portato dalle grandi navi. Un report della Ong Transport & Environment sottolinea come le navi di proprietà della Carnival Corporation, il più grande operatore di navi da crociera del mondo che controlla anche Costa Crociere, emettono dieci volte più inquinamento di tutte le automobili in Europa. (Transport & Environment)
Secondo lo studio Venezia è il porto più inquinato da ossidi di zolfo d’Italia. In Europa, Venezia è il terzo porto più inquinato, preceduto solo da Barcellona e Palma di Maiorca. Ogni anno a Venezia 68 grandi navi stazionano in porto per quasi 8000 mila ore totali a motori accesi. (Cittadini per l’aria)
Lo scorso gennaio uno studio del ministero dell’ambiente francese aveva indicato che Venezia, Napoli e Genova sarebbero i porti che riceverebbero più benefici dalla nascita di un’Area di Controllo delle Emissioni navali nel Mediterraneo. La Francia crede molto nel progetto, che però non può andare da nessuna parte senza il supporto italiano. (ANSA, 26 gennaio 2019)
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Mondo
Le milizie delle Rapid Support Forces stanno seminando il panico per le strade di Khartoum in Sudan. I paramilitari stanno fermando chi si sposta in macchina per picchiarlo e derubarlo, e stanno prendendo d’assalto supermercati e altri luoghi pubblici, costringendo la cittadinanza a stare chiusa in casa per la paura. (Middle East Eye)
Le poche testimonianze che arrivano dal Sudan — internet è bloccato in quasi tutto il paese — mostrano che le violenze delle RSF non si fermano, e si stanno anzi espandendo anche fuori dalla capitale, nella città di Bahri. (Twitter)
Fred Kempe sottolinea come l’uso dei dazi come arma politica possa produrre risultati “positivi” per l’amministrazione Trump nel breve termine, ma rischia di compromettere irrimediabilmente il ruolo statunitense di guida dell’economia mondiale. (CNBC)
Il ministero della difesa turco ha annunciato che 43 membri del PKK in Iraq sono stati “neutralizzati” nel contesto dell’aggressione militare che la Turchia ha battezzato come “Operazione artiglio.” L’esercito turco ha confiscato armi e distrutto accampamenti in uso dal PKK, ma solitamente con “neutralizzato” si intende dire ucciso o gravemente ferito. (Al–Araby Al–Jadeed)
Un nuovo sondaggio pre-elettorale sulle primarie democratiche in Iowa mostra che il consenso per Biden all’interno del partito non solo è in declino, ma che i sostenitori di Biden sono i meno convinti del proprio supporto. Dal sondaggio emergono chiaramente tre contendenti che possono insidiare Biden: Sanders, Warren, e Buttigieg. Chiunque di loro sarebbe un candidato molto più forte. (the Hill, qui trovate il PDF con i dati del sondaggio, realizzato per CNN)
Gli organizzatori dello “Straight Pride” di Boston hanno annunciato che Milo Yiannopoulos sarà il “gran cerimoniere” della manifestazione. Yiannopoulos è dichiaratamente gay, per cui è una scelta un po’ particolare da parte degli organizzatori. In compenso hanno in comune di essere tutti neofascisti. (the Hill)
Boris Johnson ha descritto il proprio piano per la Brexit nel caso diventi il leader dei Tories, e quindi del governo britannico. Johnson vorrebbe trattenere il pagamento per il “divorzio” dall’Unione europea — 39 miliardi di sterline — finché l’Unione europea non accetti un accordo “migliore” con il Regno Unito. Ma quale accordo migliore sarebbe? Johnson non è riuscito a spiegarlo, a parte una certezza: non ci deve essere il backstop in Irlanda. Ma la vera carta di Johnson resta sempre la stessa: prepararsi all’uscita senza nessun accordo. (the Guardian)
Christopher Guest More, uno degli uomini più ricercati in tutta Europa — per un omicidio efferato avvenuto nel 2003 — è stato arrestato a Malta dopo 16 anni di latitanza. (BBC News)
C’è una svolta nelle indagini per l’omicidio del politico tedesco Walter Lübcke: la polizia ha interrogato un giovane sospetto che avrebbe avuto una “relazione privata” con Lübcke. Ma la pista politica ancora non viene esclusa. (DW)
Centinaia di migliaia di persone stanno manifestando a Hong Kong contro una nuova legge sull’estradizione che renderebbe più semplice rimpatriare fuggitivi e dissidenti nei paesi con cui Hong Kong non ha accordi specifici — inclusa la Cina. Gli aggiornamenti in diretta del South China Morning Post.
Internet
Kevin Roose traccia un profilo di Caleb Cain, un ragazzo di 26 anni che dai 21, per cinque anni, è finito nel tunnel dell’estrema destra per colpa dell’algoritmo di YouTube — e solo l’anno scorso è riuscito a uscirne. Cain, che aveva appena interrotto gli studi e stava cercando una nuova direzione per la propria vita, descrive il percorso come “un lavaggio del cervello.” (the New York Times)
Italia
Secondo gli organizzatori erano 700 mila i manifestanti che ieri sono scesi in piazza per il Pride a Roma, un corteo coloratissimo a celebrazione del 25simo anniversario del Pride romano, e a 50 anni dai moti di Stonewall. “I nostri figli e le nostre figlie vengono dichiarati inesistenti e dunque c’è ancora tanto da fare. Oggi lo facciamo intrecciando le nostre lotte con il movimento transfemminista, con i migranti, con i lavoratori, con gli studenti, con i disabili intrecciando le lotte con chiunque combatta ogni giorno per costruire una società migliore,” ha detto il portavoce Sebastiano Secci. (la Repubblica Roma)
Negli slogan e nei manifesti è stata esplicita la protesta contro questo governo, ma anche contro la sindaca Virginia Raggi — che aveva detto di non poter partecipare alla manifestazione perché era all’estero, ma poi per estero si è scoperto che intendeva il Vaticano. (ANSA)
Non solo Roma: ieri il Pride si è svolto anche a Trieste, Ancona, Messina e Pavia. (Gay.it)
L’epopea dei minibot sembrava finita dopo il parere negativo trapelato dal ministro Tria, ma sia Di Maio sia Salvini continuano a sottolineare l’urgenza che la Pubblica amministrazione paghi i debiti arretrati, e chiedono a Tria di trovare una soluzione, minibot o non minibot. (Sky TG 24)
Oggi 136 comuni — tra cui 15 capoluoghi di provincia — tornano al voto per i ballottaggi delle elezioni amministrative. Riflettori puntati soprattutto su Campobasso, dove la sfida è tra due candidati di Lega e M5S, e su Livorno, che il Pd prova a recuperare sfidando un candidato di Fratelli d’Italia. (Corriere della Sera)
Dopo la debacle del primo turno, i pentastellati — esclusi da tutti i ballottaggi, tranne appunto Campobasso — si ritrovano ad essere ago della bilancia: dal partito non sono arrivate indicazioni di voto ufficiali, ma dove si orienteranno gli elettori che hanno votato M5S al primo turno potrà determinare in molti casi l’esito di questa tornata. (la Stampa)
Complessivamente, il centrodestra va al ballottaggio in 103 comuni, il centrosinistra in 98. Un po’ di dati e i nomi di tutti i candidati comune per comune, su YouTrend.
Cinque militari dell’esercito fuori servizio hanno insultato e aggredito a pugni un cameriere 29enne di origini ghanesi a Bologna, nella notte tra venerdì e sabato. Il cameriere aveva invitato i cinque, visibilmente ubriachi, ad abbassare la voce. “Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Mi hanno anche lanciato una sedia contro. Vivo in Italia da 15 anni. Qui ho studiato e adesso lavoro e pago le tasse. Mi dispiace che capitino certe cose,” racconta la vittima. (Fanpage)
A Roma si è svolta ieri la manifestazione unitaria dei lavoratori del settore pubblico, organizzata dai sindacati confederali per chiedere il rinnovo dei contratti e un piano di assunzioni nella Pubblica amministrazione. Il segretario generale della CGIL, Landini, ha detto che non esclude la possibilità di uno sciopero generale in autunno. (HuffPost)
A margine del corteo c’è stato il caso di uno striscione di 108 metri quadrati con una vignetta ironica contro Salvini e Di Maio, che i manifestanti della Uil volevano esporre al Pincio ma che la Digos ha bloccato in quanto “lesivo del decoro paesaggistico.” Sia Di Maio sia Salvini hanno in qualche modo stigmatizzato l’accaduto — Di Maio ha anche ricondiviso lo striscione su Facebook — ma intanto la repressione e la censura durante i cortei di protesta stanno diventando una nuova normalità. (il Fatto Quotidiano)
Cult
Dopo 137 anni dall’inizio dei lavori, la Sagrada Familia ha finalmente ottenuto dal comune di Barcellona un permesso di costruzione. La chiesa incompleta più famosa del mondo dovrebbe essere completata nel 2026. (the Local Spain)
Dal 2007 al 2017 soltanto a Roma hanno chiuso almeno 223 librerie. Perché? È tutta colpa delle grandi catene di distribuzione, o di Amazon? Claudio Morici indaga. (Internazionale)
Nuovi guai per Huawei: sui nuovi telefoni prodotti dal colosso cinese potrebbero non esserci più le app di Facebook pre-installate. (Wired)
Spazio
Il satellite di Giove Io non è un bel posto dove trasferirsi: con più di 300 vulcani attivi, è il luogo vulcanicamente più attivo di tutto il sistema solare:
Ambiente
Nonostante i monsoni abbiano colpito la costa del Kerala, nel nord ovest dell’India continuerà per almeno i prossimi tre giorni l’ondata di calore senza precedenti che ha colpito il paese nelle ultime settimane, con picchi fino a quasi 50 gradi centigradi. (the Times of India)
Ieri era la Giornata mondiale degli oceani, e l’attenzione si è concentrata soprattutto sul drammatico inquinamento dei mari dovuto alla plastica. Gli studi più recenti mostrano che le microplastiche si trovano praticamente ovunque, anche a centinaia di metri di profondità. (Quartz / the Atlantic)
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