Le patologie sessuali femminili sono ancora un tabù
Benvenut* a Chiamando Eva, una conversazione quindicinale su donne, femminismo e la vita.
Benvenut* a Chiamando Eva, una conversazione quindicinale su donne, femminismo e la vita.
Nella nona puntata di Chiamando Eva (siamo quasi a dieci! Che, voi ci credete? Noi quasi quasi no) si parla dell’importanza di fare quella fantomatica visita dal ginecologo almeno una volta all’anno, e di quelle patologie vulvo-vestibolari che sembrano strane e sconosciute ma sono in realtà comunissime.
Le vostre speaker preferite si dilettano nell’auspicare visite ginecologiche regolari, e più frequenti, e più economiche, e meno bigotte, e hanno anche dei suggerimenti sui posti più hot dove andare a farsi fare pap-test e compagnia (altro che fashion blogger).
Il rapporto sessuale non deve mai essere doloroso, e la normalizzazione di ciò porta tante donne giovani e vecchie a vivere la propria vita sessuale come un dovere poco piacevole. Patologie come vaginite, vulvodinia e vestibolite sono molto diffuse, e, nonostante siano difficili da diagnosticare, è possibile curarle, anche se ahimè spesso non vengono coperte dalla ASL, perché c’è ancora tanta strada da fare per le donne nel mondo della sanità, soprattutto quando si ha a che fare con il sesso.
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Link utili
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• Ai microfoni Bianca Giacobone (New York) e Francesca Motta (Milano).
• Prodotto da Francesca Motta e Bianca Giacobone
• Supporto tecnico a cura di Marco Ferrè
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