Non è facile essere Sarajevo
“Io per voi farei di tutto, porterei anche un bicchiere d’acqua a piedi dalla Bosnia in Italia se un amico italiano me lo chiedesse.”
“Io per voi farei di tutto, porterei anche un bicchiere d’acqua a piedi dalla Bosnia in Italia se un amico italiano me lo chiedesse.”
Sempre a Brčko incontriamo Mirko, che a 18 anni ha fatto la guerra e ha perso una gamba su una mina. Ci siamo fatti raccontare la sua storia.
A Brčko, città di confine, incontriamo i membri di Posavina Bez Mina, l’associazione che si occupa di sminamento in molti territori della Bosnia.
Da Brescia siamo arrivati in Croazia, a pochi metri dal bosco Kotar–Stari Gaj, ancora infestato di mine attive — anche se non c’è nessun cartello a segnalarlo.
Su tutti i contenitori c’era scritto “pezzi di giocattoli.”
Negli anni ’90 la mina antiuomo rappresentava il Made in Italy nel mercato delle armi tanto quanto la pizza in quello del cibo e la Ferrari in quello delle auto.