Malja’a Lebanon: quattro storie di emancipazione tra i rifugiati in Libano
Dal teatro Bayslan di Shatila all’attività di Syrian Eyes: il lavoro di quattro associazioni con i rifugiati siriani e palestinesi in Libano, in un reportage a puntate.
Dal teatro Bayslan di Shatila all’attività di Syrian Eyes: il lavoro di quattro associazioni con i rifugiati siriani e palestinesi in Libano, in un reportage a puntate.
Il teatro Bayslan, come il fiore da cui prende il nome, cresce in condizioni difficili: sotto terra, in un ex rifugio della guerra civile trasformato in uno spazio auto-organizzato e aperto a tutti.
I ragazzi del’associazione italiana Operazione Colomba, attiva in un accampamento di profughi siriani nel nord del Libano, ci raccontano delle condizioni d’accoglienza e dei limiti del lavoro delle agenzie internazionali e delle Ong.
Dalla conservazione del cibo all’assistenza psicologica, i volontari di Syrian Eyes aiutano le famiglie che vivono nel campo libanese di Al Fares ad affrontare i problemi della vita quotidiana.
Alla fine del nostro viaggio, Junaid Sarieddeen, co-fondatore del Zoukak Theater, ci spiega le potenzialità del teatro in contesti di estrema marginalizzazione.