Berlino, Londra e Parigi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta “sul Medio Oriente,” in cui annunciano il proprio sostegno agli impegni per il cessate il fuoco da parte di Qatar, Egitto e Stati Uniti, e “chiedono all’Iran e ai propri alleati da astenersi dal realizzare attacchi che porterebbero a una ulteriore escalation delle tensioni regionali,” e che “mettono in pericolo l’opportunità di accordarsi su un cessate il fuoco.” Da giorni si attende un attacco di ritorsione da parte di Teheran in seguito agli omicidi della leadership di Hamas e Hezbollah. Nonostante quelle operazioni, secondo i tre paesi europei sarà l’Iran ad “avere la responsabilità delle azioni che metteranno in pericolo questa opportunità per pace e stabilità.” “Nessun paese e nessuna nazione ha da guadagnare in una ulteriore escalation nel Medio Oriente.” Un’altra dichiarazione, sottoscritta in questo caso anche dall’Italia, e soprattutto, dagli Stati Uniti, sostiene la necessità di “concludere l’accordo” per il cessate il fuoco “al più presto possibile.” I firmatari però precisano di esprimere “il nostro supporto per la difesa di Israele contro l’aggressione iraniana e contro gli attacchi dei gruppi terroristici sostenuti dall’Iran.”
Scholz e Starmer hanno separatamente svolto due telefonate con il nuovo presidente iraniano Pezeshkian. Il Primo ministro britannico ha avvisato che c’è “un rischio serio di fare errori di calcolo” — una perifrasi per non dire che non si sa come Israele a sua volta potrebbe reagire — e ha chiesto a Teheran di non attaccare. Il portavoce del Cancelliere tedesco Wolfgang Büchner ha riferito che Scholz ha “espresso la propria grande preoccupazione per il pericolo di una conflagrazione regionale nel Medio Oriente.” Secondo Scholz “ora bisogna spezzare la spirale di violenza.”
Teheran ha preso le richieste dell’alleanza atlantica come si può immaginare: il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato la dichiarazione di Francia, Germania e Regno Unito “manca di logica politica” e “contraddice i principi della legge internazionale.” Il portavoce Nasser Kanaani ha sottolineato che i tre paesi non hanno fatto “nessuna obiezione contro i crimini del regime sionista” (Israele) e ha definito la loro richiesta come “impudente.” Kanaani ha chiesto a Berlino, Londra e Parigi i “impuntarsi una volta per tutte contro la guerra a Gaza e il bellicismo di Israele.”