in copertina, manifestazione fuori dalla festa post-elettorale di AfD, via Twitter
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
CDU e SPD hanno retto le proprie posizioni nel voto in Sassonia e Brandeburgo, ma le elezioni hanno segnato un’ulteriore avanzata preoccupante del partito di estrema destra Alternativa per la Germania. In entrambi gli stati AfD è la seconda forza politica più grande, incassando il 22,5% in Brandeburgo e il 27,5% in Sassonia. In Sassonia l’SPD è precipitato, cadendo al 7,7%, al di sotto anche della Linke e dei Verdi. I Verdi, però, continuano ad andare marcatamente peggio negli stati dell’Est della Germania. (DW)
L’exploit dell’estrema destra era largamente annunciato — Sassonia e Brandeburgo sono due roccaforti storiche di AfD — ma è stato comunque inferiore alle previsioni peggiori, che prefiguravano una vittoria in entrambi gli stati. Si sarebbe trattato, in quel caso, della prima vittoria del partito a livello regionale. (the Local De, 29/08/2019)
Germany’s Social Democrats and Die Linke lost roughly 13% of the vote between themselves in Brandenburg (where they have governed since 2009) and Saxony (where Die Linke have been in opposition since 1990). Where to start for answers to the crisis of the German left? pic.twitter.com/y9hJSqLDZJ
— Philip Oltermann (@philipoltermann) September 1, 2019
Per capire di che tipo di persone stiamo parlando: Andreas Kalbitz, principale candidato di AfD nel Brandeburgo, nel 2007 era in Grecia al seguito di un gruppo di neonazisti per partecipare alla manifestazione di una formazione ultranazionalista locale. La loro presenza era stata notata grazie all’eloquente bandiera con la svastica appesa al balcone dell’hotel in cui alloggiavano. (Politico.eu)
A 30 anni esatti dalla caduta del muro di Berlino, il voto di ieri sottolinea il profondo divario mai colmato tra l’Ovest e gli stati ex comunisti — un divario che l’estrema destra alimenta consapevolmente, facendo leva sui sentimenti identitari e dirottando sull’immigrazione straniera il malcontento derivato da impoverimento e deindustrializzazione. (the New York Times)
AfD ha corso con lo slogan “Vollende die Wende,” — “Completa la transizione” — usato nel 1989 per indicare la transizione da comunismo a liberismo. Nel caso di AfD, lo slogan invita gli elettori a combattere contro lo “status quo,” indicando nei due partiti che tradizionalmente hanno amministrato lo stato ma che “rispondono a Berlino” i responsabili del divario economico tra est e ovest del paese. (the Guardian)
Non si può non sottolineare che l’avanzata di AfD coincida con l’ottantesimo anniversario della prima battaglia della Seconda guerra mondiale, quando la Germania ha assaltato la Polonia. Ottant’anni dopo, la Germania è in pura crisi d’identità. La sfida di CDU e SPD finora non è stata superata da nessun partito europeo: come si ascoltano le difficoltà degli elettori dei partiti populisti tracciando una linea rossa sugli argomenti dell’estrema destra? (DW)
Presentarsi come unica “alternativa al populismo” è una tattica destinata al fallimento, spiega Bernd Ulrich: l’elettorato ha già largamente superato lo scoglio psicologico di votare l’estrema destra. Per sconfiggere AfD serve presentare nuovi programmi e riuscire a entusiasmare l’elettorato, ma i due partiti della coalizione di governo sembrano completamente disarmati su questo fronte. Una soluzione potrebbe essere porre le politiche sul cambiamento climatico al centro della propria azione di governo, ma sono mesi che la Groko non fa passi avanti di fronte alla scadenza autoimposta di presentare un pacchetto per questo autunno. (Die Zeit)
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Mondo
La tensione tra Israele e Hezbollah si alza ancora, con scambi di fuoco lungo il confine tra Libano e Israele. Nel corso della giornata di ieri Hezbollah ha risposto all’attacco drone israeliano della settimana scorsa lanciando missili anticarro a obiettivi israeliani, distruggendo un veicolo e ferendo alcuni soldati. L’esercito israeliano ha risposto a sua volta, aprendo il fuoco e lanciando missili. (Al–Araby Al–Jadeed)
Un portavoce sulla tv di stato saudita ha annunciato che la coalizione ha lanciato un attacco aereo su target militari Houthi nel governatorato di Dhamar, in Yemen. Ma secondo fonti locali Houthi, confermate dalla delegazione locale della Croce Rossa, la struttura non era adibita a uso militare, ma si trattava di una prigione, dove erano trattenute 185 persone. Secondo la Croce Rossa sono almeno 100 i morti. (Al Jazeera)
Si sta per aprire la settimana di fuoco del parlamento britannico, l’unica finestra rimasta ai parlamentari per cercare di bloccare la Brexit no–deal. Mentre continuano i dialoghi tra Labour e ribelli Tories, la pressione del governo sul proprio partito non è mai stata così alta. Johnson si sta rifiutando di incontrare gli ex ministri ribelli e ha già dichiarato che chi voterà contro il no–deal subirà la “deselection,” ovvero non sarà più candidato nelle liste del partito. Johnson ha minacciato di ritirare il “whip” — l’addetto alla comunicazione tra leader del partito e gruppo parlamentare — nei confronti del gruppo dei ribelli, che in questo momento dovrebbero essere una ventina. La chiusura del dialogo tra ribelli e il resto della maggioranza porterebbe inevitabilmente a nuove elezioni, a cui appunti i ribelli non sarebbero rieletti. (the Guardian)
Gli sforzi del parlamento potrebbero essere del tutto inutili però: Michael Gove, tra gli alleati più stretti di Johnson, nel corso di un’intervista all’Andrew Marr Show ha dichiarato che il governo potrebbe anche decidere di ignorare la disposizione votata in parlamento. Con pochi giorni di attività parlamentare rimasta, l’attacco alle istituzioni democratiche britanniche non potrebbe essere più chiaro. (the Independent)
L’uragano Dorian si è schiantato sulle Bahamas, con venti che soffiavano alla velocità di 297 chilometri orari. La tempesta ha causato allagamenti, ha distrutto case e strutture, e ha abbattuto i pali dell’elettricità, lasciando dietro di sé “una devastazione totale,” secondo la descrizione di una residente. “Sono fortunata ad avere mezza casa, quella dei miei vicini è stata completamente demolita.” (NBC News)
A scene of devastation in Abaco #hurricanedorian pic.twitter.com/S2lp1NDXF4
— Tribune242 (@Tribune242) September 1, 2019
Il presidente Trump doveva essere molto preoccupato per l’uragano, che ha raggiunto la categoria più forte possibile, e quindi per distrarsi è logicamente andato a giocare a golf. (the Hill, su Twitter)
In Texas entrano in vigore oggi, solo un giorno dopo l’ennesima sparatoria di massa, nuove leggi che renderanno più facile detenere e portare in giro armi da fuoco. Tra gli articoli più folli: una disposizione impedisce alle scuole di proibire ai detentori d’armi di non portare armi e proiettili e tenerle nelle proprie vetture nei parcheggi delle scuole; un’altra permette di portare legalmente armi da fuoco in chiesa o in qualsiasi altro luogo di culto. Entrambe le leggi siamo certi non causeranno nessuna strage. (Vox)
A Washington i democratici stanno facendo massima pressione sui repubblicani e sul presidente perché approvino leggi che limitino il possesso d’armi, almeno introducendo norme che permettano alle forze dell’ordine di toglierle a una persona che è stata identificata come pericolosa. (the New York Times)
Italia
Ieri altri tre migranti in gravi condizioni mediche sono stati evacuati dalla Mare Jonio, ancora bloccata in mezzo al mare dopo il salvataggio di mercoledì scorso. Restano a bordo ancora 31 persone, mentre il meteo torna a peggiorare. (la Repubblica)
#MareJonio, una donna e due ragazzi evacuati d’urgenza. Devono scendere tutti in barella? A che punto volete arrivare?
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) September 1, 2019
La Eleonore della Ong Lifeline ha annunciato di aver forzato il divieto di entrare in acque territoriali italiane, e si sta dirigendo verso il porto di Pozzallo. Sulla nave lo stato è emergenziale: l’imbarcazione è troppo piccola per il numero di persone a bordo, e le persone erano già costrette a dormire all’aperto, legate con imbracature per evitare di cadere in acqua. Ma con l’arrivo di temporali e mare grosso la situazione era diventata impossibile. (la Repubblica)
Oltre alla Mare Jonio e alla Eleonore c’è anche la Alan Kurdi della Ong Sea-Eye, che sabato ha soccorso 13 persone — tra cui 8 bambini. I ministri Salvini, Toninelli e Trenta — ancora in carica — hanno firmato il solito divieto di ingresso in acque territoriali. La nave ora si sta dirigendo verso Malta. (Fanpage / ANSA)
Il segretario del Pd Zingaretti ha detto che sull’immigrazione “bisogna cambiare tutto.” Ma da parte del premier incaricato e del Movimento 5 Stelle mancano completamente prese di posizione in tal senso.
La vicenda #MareJonio conferma che in Italia sull’immigrazione bisogna cambiare tutto. Coinvolgere con autorevolezza l’Europa, unire sicurezza, legalità e umanità è possibile. Il Governo non faccia finta di niente, stiamo parlando di esseri umani
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) September 1, 2019
A proposito, come sta andando la trattativa tra i due partiti per formare il nuovo governo? Al momento sembra bene: intervistato dal Fatto Quotidiano, Conte ha detto che c’è un “clima positivo,” e che al massimo mercoledì scioglierà la riserva. (il Fatto Quotidiano)
“Ma veramente non ci accorgiamo del momento storico, del momento straordinario che è questo.” Continua il percorso di folgorazione mistica di Beppe Grillo sulla via dell’accordo con il Pd. Il suo appello è piaciuto molto agli stessi democratici — per esempio a Franceschini, che continua a proporre di fare a meno dei vicepremier — ma non troppo alla base 5 Stelle, che è ancora frastornata da questo improvviso amore per i vecchi nemici. (Beppe Grillo / Corriere della Sera / AGI)
Domani gli iscritti avranno modo di dire la propria, votando l’intesa su Rousseau con un quesito insolitamente lineare: “Sei d’accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?” A quanto pare gli iscritti alla piattaforma potranno consultare online il programma di governo: il M5S voleva portare la democrazia diretta, e invece ha portato una sorta di democrazia in versione premium. (TGCOM 24 / il Blog delle Stelle)
Nel Cpr di Torino è scoppiata una nuova rivolta — la terza in una settimana. I giornali danno ampio spazio alle dichiarazioni “contro l’accoglienza” di un poliziotto rimasto ferito nel corso degli scontri, ma si soffermano poco sulle condizioni di vita all’interno dei Cpr e sul limbo istituzionale a cui sono costrette le persone in “detenzione amministrativa.” (il Messaggero / the Submarine)
Un terremoto di magnitudo 4.1 ha colpito questa notte la zona di Norcia. In molti si sono riversati in strada, ma fortunatamente non ci sono stati danni. (ANSA)
Cult
Non siete anche voi super stufi della storia dell’evento Facebook per assaltare l’Area 51? Dopo l’annuncio di un festival musicale per cercare di capitalizzare il meme e l’inevitabile video di Lil Nas X, saremmo felici di chiudere questa pagina di storia di internet, ma internet non è d’accordo: l’evento su Facebook ha raggiunto 2 milioni di parteciperò, e sta terrorizzando le comunità locali. (Dazed)
Di che colore erano i dinosauri? Molto probabilmente non come ve li immaginate. Ma per ora nessuno può dirlo con certezza: la ricerca sul colore dei fossili è un campo complicatissimo, anche se stiamo facendo passi avanti. La ricercatrice Maria McNamara spiega perché ci sia ancora tantissimo da lavorare su questo fronte. (Nautilus)
Salute
Cosa sappiamo delle “polmoniti chimiche” che sembrano essere causate dal fumo delle sigarette elettroniche? Ancora non abbastanza, ma le istituzioni statunitensi si stanno muovendo — con la città di Milwaukee in prima linea, dove ci sono stati già 16 casi, e che sconsiglia del tutto l’uso di sigarette elettroniche. (CNN)
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