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in copertina, foto via Facebook

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Mentre scriviamo la situazione in Europa vede una crisi da non minimizzare per i due blocchi europei tradizionali, con una flessione di -41 seggi per i socialdemocratici e di -42 per i popolari. Non c’è stato l’exploit dell’estrema destra, che pure incassa un risultato preoccupante (58 poltrone). Si allargano notevolmente i Verdi (+20 europarlamentari) e i liberal democratici (+40), entrambi oasi dell’elettorato in fuga dal PPE e SD. Trovate conti e grafici, organizzati bene, sul Guardian.

Con 59mila sezioni scrutinate su 61mila, i risultati italiani delle elezioni europee mettono un numero alla popolarità di Matteo Salvini (34,3%) e confermano la crisi esistenziale del Movimento 5 Stelle (17,1%). Il nuovo Partito democratico di Zingaretti se l’è cavata, sorpassando il M5S e fermandosi al 22,7%. (la Repubblica)

Malgrado gli annunci chiaramente “rassicuranti,” il dato di fatto è che i rapporti di forza all’interno del governo sono ribaltati, con il ruolo di Salvini come premier “virtuale” di fatto confermato. Secondo Alessandro De Angelis “questo voto segna la mutazione genetica del governo del contratto in un governo di estrema destra,” perché segna il punto di non ritorno per il Movimento 5 Stelle, che dalla situazione di questa alleanza non sa come uscirne: “Di Maio perde se incontra i gilet gialli, perde se fa il moderato, perde se vuole sforare il 3 per cento, perde se fa il custode.” (HuffPost)

Salvini ha festeggiato su Facebook pubblicando una foto davanti a una libreria piena di paccottiglia inquietante, ma nonostante il risultato eccezionale ha negato l’intenzione di chiedere un ribaltamento degli equilibri di governo, ostentando conciliazione: “Non chiedo mezza poltrona o mezzo ministro in più, ma chiedo un’accelerazione sull’attuazione del programma di governo.” (la Repubblica, video / Adnkronos)

Eppure la tentazione di rompere con lo scomodo alleato ormai indebolito dev’essere forte per la Lega, che unita a Fratelli d’Italia e Forza Italia sfiorerebbe il 50% dei consensi.

L’Italia risulta così il paese più a destra del blocco europeo, insieme all’Ungheria, dove il partito di Orban ha ottenuto un risultato incredibile, superando il 52%. (Reuters)

In Francia il Rassemblement national di Marine Le Pen è il primo partito con il 23,2%, superando di un punto percentuale la République en Marche di Macron (22,1%). La sconfitta del presidente francese inquadra la sua impopolarità, ma secondo Dave Keating di France 24 “poteva andare peggio.” Intanto, in Francia continua la crisi esistenziale dei partiti “tradizionali,” con i repubblicani all’8,4% e i socialisti al 6,6%. Come in Germania, l’altra storia delle elezioni è l’exploit dei Verdi, che hanno tirato al 13,1%. (France 24)

In Germania, il voto mina gravemente la coalizione a sostegno del governo Merkel, con CDU e CSU che reggono al primo posto (28%), ma sono in calo di 7 punti dal 2014. I socialdemocratici dell’SPD invece sono ufficialmente superati, in un voto nazionale, dai Verdi (20% contro il 15,6%). Anche in Germania i rappresentanti del governo hanno rilasciato comunicazioni tranquillizzanti, ma nella sinistra dell’SPD lo scontento è sempre più forte, e alle spalle di Merkel Annegret Kramp-Karrenbauer attende il proprio turno. (DW)

Gli elettori britannici hanno punito gravemente Tories e laburisti per l’impasse sulla Brexit, dividendo il proprio voto tra il Brexit Party di Farage (arrivato primo) e le formazioni apertamente contro la Brexit (Lib dem, Verdi, Plaid, SNP.) Il risultato parlerà chiaro ai Tories sulla necessità di una leadership più chiara e avventurosa sulla Brexit, mettendo in grave pericolo il paese. Nel Labour, intanto, è difficile immaginare che Corbyn possa continuare a tenere la propria posizione fosca in merito all’uscita dal Regno Unito dopo le sconfitte pesanti in Scozia e Galles. (BBC News)

Se la sinistra europea di S&D ha retto, una parte non piccola del merito va alla performance dei socialisti spagnoli, dove il partito di Pedro Sanchez ha confermato il successo delle recenti elezioni politiche, superando il 30% e guadagnando 6 seggi in più del 2014. (the Local Es)

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Mondo

Donald Trump ha incontrato il nuovo imperatore del Giappone Naruhito e il primo ministro Shinzo Abe. Tra partite di golf e incontri di sumo, al centro della visita ufficiale ci sono stati i temi legati al commercio. (CNN)

Quattro persone sono rimaste uccise in tre esplosioni separate nella capitale nepalese Kathmandu. Nove persone sono state arrestate in connessione all’attentato, che si sospetta perpetrato da un gruppo terrorista maoista. (India Today)

I bombardamenti non finiscono mai. Madeline Edwards racconta come si cerca di vivere nelle città fantasma della provincia di Idlib, di chi resta (pochissimi) e di chi cerca di scappare. (Middle East Eye)

Dopo la sconfitta alle ultime elezioni, il partito laburista australiano ha scelto il proprio nuovo leader: è Anthony Albanese, politico di lungo corso, che ha promesso un “reset” dell’agenda politica del partito. (BBC News)

In più di 300 città brasiliane decine di migliaia di sostenitori di Jair Bolsonaro sono scesi in piazza per ribadire il proprio supporto al presidente, che nei sondaggi perde consenso e nelle ultime settimane è stato oggetto di dure contestazioni studentesche. (the Guardian)

In Russia sono sempre di più i cittadini che non solo si dichiarano cittadini dell’Unione Sovietica, ma credono anche di avere tutto il diritto di farlo, convinti da una serie nebulosa di teorie del complotto che dichiararsi cittadini sovietici permetterebbe di evadere le tasse e, in generale, non essere soggetti al controllo della legge. (Radio Free Europe)

Italia

Per i risultati delle elezioni amministrative bisognerà aspettare il pomeriggio — lo spoglio inizia alle 14 — ma gli exit poll sembrano già offrire almeno un dato certo: il Piemonte passa alla destra, con il candidato Alberto Cirio dato tra il 45 e il 49%. Segue a quasi dieci punti di distanza il presidente uscente del Pd, Sergio Chiamparino. (la Repubblica Torino)

È morto a 74 anni Vittorio Zucconi, storica penna di Repubblica e corrispondente dagli Stati Uniti. (la Repubblica)

Milano

A Milano il Pd ha mantenuto la propria maggioranza, assestandosi al 36%, con un record di preferenze per l’ex sindaco Giuliano Pisapia. Ma la Lega è il secondo partito in città, con il 27%. (Milano Today)

Cult

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto ufficialmente la dipendenza da videogiochi come una malattia. (Polygon)

E se il segreto della longevità dei giapponesi fosse nell’alcol che bevono? (Digg, video)

Non diciamo che fossero alieni — 100% non stiamo dicendo questo — ma gli oggetti volanti non identificati avvistati dai piloti statunitensi tra l’estate del 2014 e la primavera del 2015 erano una cosa bella strana. L’inchiesta del New York Times, e sì, hanno un video. (the New York Times)

Ambiente

Dal Danubio al Tigri, passando per il Tamigi, i fiumi di tutto il mondo presentano un allarmante inquinamento da antibiotici. La resistenza agli antibiotici sviluppata dai batteri in seguito all’utilizzo indiscriminato e su larga scala di questi medicinali è una delle emergenze sanitarie che dovremo affrontare nei prossimi decenni. (the Guardian)

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