In copertina: parata militare a Roma, Festa della Repubblica 2006 (Wikimedia Commons)
Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Con il voto compatto di Forza Italia e Partito Democratico la camera ha approvato la missione militare in Niger. Scende la presenza italiana in Iraq e Afghanistan (rispettivamente, da 1500 a 750 militari, da 900 a 700), cresce marginalmente l’impegno in Libia — da 370 a 400. In Niger la missione italiana sarà composta da 470 soldati, di cui i primi 120 inviati entro i prossimi sei mesi. (Internazionale)
Secondo Nicola Fratoianni la missione è frutto di “una visione che cerca di esternalizzare il problema dei migranti chiudendo le frontiere al di là del Mediterraneo, senza neanche spiegare cosa stia succedendo al di là del Mediterraneo.” (la Repubblica)
Il presidente del consiglio Gentiloni invece è entusiasta:
Via libera della #Camera alle missioni internazionali. Da Afghanistan a Iraq, da Libano a Kossovo, da Libia a Niger forze armate e cooperazione italiana lavorano per pace, sviluppo e stabilità, contro terrorismo e traffico di esseri umani
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) January 17, 2018
Annunciata la copertura finanziaria per i prossimi sei mesi, per un totale di 6698 militari impiegati sui vari fronti. Il costo è di 1,5 miliardi di euro, di cui ancora da reperire 491 milioni di euro. Se la cifra vi suona familiare, è la stessa (inferiore di soli 100 milioni) a quella che, per la cancellazione delle rette universitarie, era stata descritta come spesa impensabile. (il Sole 24Ore)
Le ragioni “ufficiali” della missione sono estremamente confuse, andiamo “per impedire un’altra Libia,” secondo la ministra Pinotti — Libia che è stata devastata proprio dall’intervento Nato del 2011 — e “contro i jihadisti.” La pretesa che la missione sia stata richiesta dalle autorità di Njamey è altrettanto fragile. Più semplicemente, l’Europa torna a considerare i paesi africani come tutela coloniale, e questa è una guerra ai migranti, scrive Tommaso Di Francesco per il manifesto.
Mondo
Un’inchiesta di Gaby Del Valle rivela le condizioni in cui sono lasciati i richiedenti asilo dalle autorità per l’immigrazione statunitense. Una testimone parla di strutture sostanzialmente di prigionia, dove ha subito ripetute molestie sessuali. (the Outline)
In Myanmar, il paese che secondo il Bangladesh è pronto a ospitare i rifugiati Rohingya scappati dalle violenze dell’esercito, l’esercito ha aperto il fuoco su una manifestazione nella regione di Rakhine, uccidendo almeno sette persone. (the New York Times)
L’economia afghana è interamente sostenuta dal traffico di uomini e da quello di oppio. Secondo l’Unodc l’85% dell’eroina e della morfina prodotte al mondo sono estratte da oppio afghano. (l’Espresso)
Con una decisione che ha scosso gli umori dell’opinione pubblica conservatrice sudcoreana, i rappresentati delle due Coree hanno annunciato che i due paesi parteciperanno alle olimpiadi sotto una sola bandiera “unificata.” (BBC News)
Merera Gudina, principale esponente dell’opposizione in Etiopia, è stato liberato dopo più di un anno di detenzione. Centinaia di oppositori sono stati liberati in tutto il paese, in un gesto di distensione del governo verso la minoranza Oromo. (Al Jazeera)
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— Addis Gazetta (@addisgazetta) 17 gennaio 2018
Nel tentativo di fermare la perdita di petrolio della nave Sanchi la Cina invierà una squadra di sottomarini robot ‼️ per tappare le falle della struttura. (South China Morning Post)
Internet
In Brasile i siti di propaganda — adesso si chiama “fake news” — sfruttano specificamente WhatsApp come strategia di diffusione. La struttura del servizio, solo per chat private, impedisce sistemi di controllo tradizionali contro i link contenenti odio e violenza. (Vice News)
A proposito di propaganda, Facebook, Google e Twitter hanno presentato ieri al Congresso statunitense i loro più recenti piani per contrastare i contenuti “di estremisti.” Quando i servizi deducono dalla cronologia dell’utente che sta guardando sempre più contenuti di radicalizzazione, gli offriranno “contropropaganda” negli slot normalmente riservati ai contenuti pubblicitari. (CNBC)
Nel frattempo, uno studio della Commissione europea ha cercato di misurare l’impatto della propaganda russa sull’informazione nell’Unione Europea, e secondo il capo della sicurezza della commissione Julian King gli attacchi russi hanno avuto “grande successo.” ? (the Independent)
Un nuovo report dell’agenzia federale per la rete tedesca (BNetzA) racconta di un paese in profonda crisi con internet, con pacchetti commerciali che offrono velocità di navigazione drasticamente inferiori a quelle promesse, spesso meno della metà. (DW)
Italia
L’ultimo sondaggio dell’Istituto Piepoli fotografa il rapporto tra i diciottenni e il voto: il Pd è di gran lunga il partito favorito tra i neo-maggiorenni, ma neanche la metà di loro si dice interessata alla politica. (la Stampa)
Ieri si sono tenute le Parlamentarie del Movimento 5 Stelle, e puntualmente il sistema è andato in tilt. Deroghe alle regole, candidati esclusi senza motivo, altri inseriti in lista a loro insaputa, dubbi sulla validità del voto. (Corriere della Sera)
È in corso da stamattina un’operazione di polizia contro la mafia cinese in Italia: sono stati eseguiti finora 33 arresti. (la Repubblica)
Il sistema universitario italiano è entrato in una spirale di profonda crisi, causata dal calo incrociato di iscrizioni, staff accademico e finanziamenti — questi ultimi sono calati del 12% (in valori indicizzati) dal 2010 al 2016, in controtendenza con il resto d’Europa. (il Sole 24 Ore)
Migrazioni
Un cittadino pakistano si è visto rifiutare la richiesta d’asilo in Regno Unito perché non ha saputo rispondere a una domanda su Aristotele e Platone. (TIME)
Cult
YouTube ha presentato le nuove condizioni di monetizzazione per i canali sul servizio, sostanzialmente gambizzando tutti i piccoli produttori. Le condizioni minime per partecipare al programma di monetizzazione sono passate da 10 mila views totali a 1000 follower e 4000 ore di visualizzazioni annue. (Billboard Biz)
Ovviamente Una casa di produzione ha fermato l’opzione per un adattamento televisivo di “Fire and Fury,” il libro reportage scandalistico di Michael Wolff sulla Casa bianca di Donald Trump. (the Hollywood Reporter)
Sono sempre più numerose le star dei social media giovanissime: ma com’è essere genitori di una celebrità di YouTube? (the Atlantic)
Il Libano ha cambiato idea sul nuovo film di Steven Spielperg: sarà ammesso nelle sale del paese. (Middle East Eye)
Nintendo ha presentato una serie di nuovi gadget per la propria console, il Nintendo Switch. E sono tutti di cartone. (the Verge)
Ambiente
Secondo la Bank of America: “Il vero pericolo è il clima. Se non si interviene subito ne soffrirà il 60% della popolazione terrestre e ci saranno costi pari al 5% del Pil mondiale.” (la Repubblica)
Il Parlamento europeo vuole la messa al bando totale della pesca a impulsi elettrici nei mari d’Europa.(Parlamento Europeo)
Pare che il Regno Unito non riuscirà a mantenere le sue promesse sul clima. (Carbon Brief)
Giornalismi
Avete visto il nuovo design del Guardian? A noi piace, ma nella testata c’è qualcosa di strano. Una recensione ragionata di Roger Black. (Typemag)
Come sono andati i “fake news awards” di Donald Trump? Così. (VICE News)
ahahhahahahahahahahah pic.twitter.com/2UtSymepYj
— Andrew Kirell (@AndrewKirell) 18 gennaio 2018
Musica
La storia di Faye Wong, e di come Dolores O’Riordan e i Cranberries hanno cambiato per sempre la scena musicale cantonese. (Quartzy)
Ogopogo
Abbiamo aperto un gruppo su Facebook, si chiama Ogopogo. Cosa ci fa un giornale online con un gruppo Facebook? Iscrivetevi e venite a vedere!
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