La strage dei bambini
La malnutrizione ha ucciso nelle ultime settimane almeno 66 bambini a Gaza, e le IDF continuano a impedire l’ingresso di latte artificiale. Tra le altre notizie: le grandi manifestazioni a Belgrado e Budapest, la Lega vuole una legge per “tutelare” le Fdo, e le orche si fanno i massaggi
Il numero di bambini che sono morti a Gaza a causa di forme acute di malnutrizione è arrivato a 66: lo ha denunciato l’ufficio stampa del governo di Gaza. Le IDF continuano a impedire l’ingresso di aiuti umanitari al di fuori dai centri di distribuzione GHF, e impedisce anche l’accesso al latte in polvere e ad altri integratori alimentari che potrebbero almeno limitare l’impatto del blocco totale imposto sulla Striscia di Gaza. “Questa condotta costituisce un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità e rivela l’uso deliberato da parte dell’occupazione israeliana della fame come arma per sterminare i civili, in particolare i bambini, in palese violazione del diritto umanitario internazionale e delle Convenzioni di Ginevra,” ha dichiarato l’ufficio del governo di Gaza, denunciando come tutto questo avvenga in un “vergognoso silenzio internazionale,” con i bambini “lasciati in preda alla fame, alle malattie e a una morte lenta.” Ancora ieri, a un gruppo di personale medico che stava entrando nella Striscia, le IDF hanno confiscato 10 lattine di latte artificiale. La mortalità infantile a Gaza è altissima: lo denuncia Marwan Al-Hams, il direttore generale degli ospedali da campo di Gaza, che conta 144 bambini morti durante le cure neonatali, 206 feti persi in utero, 18 neonati morti subito dopo la nascita e più di 2.100 aborti spontanei. L’ultimo aggiornamento dell’UNICEF, di 10 giorni fa, contava 5.119 bambini con forme acute di malnutrizione, parte dei 16.736 bambini che avevano avuto bisogno di cure per forme meno gravi di malnutrizione. L’UNICEF aveva sottolineato come prima dell’aggressione di Gaza il problema della fame tra i bambini era “inesistente.” (the New Arab / X / UNICEF)
