L’umiliazione pubblica dei leader europei al summit della NATO

Gli stati europei si sono impegnati in investimenti insostenbili per soddisfare brevemente Trump. Tra le altre notizie: il Partito democratico statunitense fa i conti con la vittoria di Zohran Mamdani, a Meloni i dazi al 10% andrebbero anche bene, e il sindacato dei moderatori di contenuti

L’umiliazione pubblica dei leader europei al summit della NATO
Foto: Mark Rutte, via X

Gli stati alleati nella NATO hanno confermato l’obiettivo di aumentare drasticamente la spesa militare: il nuovo obiettivo è portare la spesa per la difesa al 5% del PIL entro il 2035. Si tratta di un aumento di spesa colossale: con poche eccezioni — Polonia, al 4,12%, Estonia, al 3,43%, Stati Uniti, al 3,15% e Grecia, al 3,08% — gli altri stati membri attualmente spendono meno del 3% per la difesa. Per fare le dovute proporzioni, in Italia: nel 2024 abbiamo speso per la difesa l’1,6% del PIL per un totale di 33 miliardi di euro. L’obiettivo per quest’anno era di portare questa spesa al 2%. Arrivare al 5% annuo vuol dire dover mobilitare altri 30–40 miliardi di euro ogni anno — che è più delle risorse di una intera legge di bilancio italiana: l’anno scorso la finanziaria aveva un valore complessivo di 28 miliardi. Sono lontani i tempi in cui ci si lamentava, insomma, dei 6 miliardi del reddito di cittadinanza. Alla fine del summit, il segretario generale Mark Rutte ha dichiarato che “i leader della NATO hanno iniziato a costruire un’alleanza che è più forte, più equa e più letale” (sic). “Il presidente Trump ha detto le cose in modo chiaro: l’America si impegnerà nella NATO… ma allo stesso tempo, ha messo in chiaro che l’America si aspetta che gli alleati europei e il Canada contribuiscano di più. E vediamo che è proprio quello che stanno facendo.” Considerata la portata economica a dir poco oppressiva della decisione presa, la dichiarazione finale del summit si è tenuta di poche righe. (Associated Press / Euronews / Adnkronos / ministero dell’Economia e delle Finanze / ANSA / NATO)