Vendetta, tremenda vendetta

Le autorità iraniane meditano una risposta all’attacco statunitense, mentre continua lo scontro diretto con Tel Aviv. Tra le altre notizie: il ministro degli Esteri israeliano ha mandato una lettera furibonda all’UE, l’Italia non ha nessuna posizione sull’attacco all’Iran, e i robotaxi di Tesla

Vendetta, tremenda vendetta
Schema dell’attacco sull’Iran, pubblicato dal dipartimento della Difesa statunitense su X.

Le autorità iraniane promettono una risposta netta al bombardamento statunitense della scorsa notte, e per i continui attacchi israeliani. La Guida suprema Khamenei ha scritto su X che “il nemico sionista” ha “fatto un grave errore e commesso un grande crimine; deve essere punito e lo stiamo punendo proprio ora.” Parlando al telefono con Macron, il presidente iraniano Pezeshkian ha dichiarato espressamente: “Sono stati gli Stati Uniti ad attaccarci. Cosa fareste voi al nostro posto? Naturalmente, devono ricevere una risposta per la loro aggressione.” Pezeshkian ha ripetuto che da parte di Teheran c’è disponibilità per “colloqui e impegno nel quadro delle leggi internazionali,” ma che Stati Uniti e Israele si limitano a chiedere “la resa” del paese. Secondo i media locali, il parlamento iraniano avrebbe approvato la chiusura dello Stretto di Hormuz, dove passa circa il 20% della domanda di gas e petrolio globale. La decisione ora passa al Consiglio di sicurezza del paese. Si tratta, ovviamente, di uno scenario che porterebbe a grosse conseguenze globali: parlando con Fox News, il segretario di stato Marco Rubio ha chiesto al “governo cinese di Pechino” di intervenire per impedire la chiusura dello stretto. (X / Mehr / Al Arabiya / YouTube)