Il “grande attacco” di Israele contro l’Iran
L’attacco mostra l’incapacità di Trump nel saper gestire Netanyahu. Tra le altre notizie: l’Assemblea generale dell’ONU chiede il cessate il fuoco a Gaza, l’ex segretario della Cisl, Luigi Sbarra, entra nel governo, e Apple cerca di gestire la propria crisi sull’IA

L’esercito israeliano ha lanciato un’ondata di attacchi contro l’Iran, per colpire, dichiaratamente, obiettivi militari e legati alla ricerca nucleare in tutto il paese. L’operazione, dal nome “Leone nascente,” è stata annunciata da Netanyahu in un video preregistrato e pubblicato online. Il Primo ministro israeliano ha anticipato che l’operazione continuerà “per tutti i giorni necessari.” Secondo il capo dello staff dell’esercito israeliano, Eyal Zamir, il programma nucleare iraniano avrebbe raggiunto un “punto del non ritorno,” per il quale Israele non poteva “attendere un momento in più,” per “combattere per preservare la nostra esistenza.” In realtà, anche secondo la versione dei fatti dell’intelligence israeliana le risorse nucleari dell’Iran sono molto limitate. Secondo l’esercito israeliano Teheran in questo momento avrebbe materiale sufficiente per costruire 15 bombe atomiche — ma lo stesso video pubblicato dalle IDF mostra come in realtà la quasi totalità dell’uranio in possesso dell’Iran sia arricchito in percentuali da uso energetico, e non militare. Come scrivevamo già ieri, l’ultimo report dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, di due settimane fa, tracciava una situazione diversa: l’Iran non sarebbe ancora arrivato ad arricchire l’uranio in percentuali sufficienti per costruire bombe, e avrebbe quantità ancora relativamente ridotte di Uranio — le stime parlano di 408 chili, sufficienti per costruire approssimativamente la metà delle bombe indicate da Tel Aviv. Ancora nelle scorse settimane l’intelligence statunitense riteneva che l’Iran, nonostante i lavori di ricerca sull’arricchimento dell’Uranio, non avesse intenzione di costruire una bomba atomica. Ovviamente, anche solo una bomba atomica è sufficiente per causare distruzione su scala indicibile. Israele non ha mai confermato o negato espressamente di essere in possesso di armi atomiche, ma è cosa nota che abbia una scorta, seppur limitata rispetto alle altre grandi potenze, di testate nucleari: le stime variano da 90 a 400 bombe atomiche. (X / the Times of Israel / X / Agenzia internazionale per l'energia atomica / X / Fas.org)