Tra criminali ci si capisce
Le autorità di Tel Aviv finanziano da mesi una gang responsabile di saccheggi di negozi e camion. Tra le altre notizie: le manifestazioni su Gaza tra Milano e Roma, la trattativa sui dazi tra UE e Stati Uniti si è piantata, e tutti i titoli presentati alla Summer Game Fest

Netanyahu ha confermato che Israele sta supportando un banda armata attiva nella Striscia di Gaza, che in precedenza è stata accusata di aver saccheggiato negozi e camion che trasportano aiuti umanitari. La conferma arriva dopo la rivelazione dell’ex ministro della Difesa Liberman, che aveva denunciato che su istruzione diretta del Primo ministro le autorità israeliane stavano “armando un gruppo di criminali” attivo a Gaza. “Cosa ha fatto trapelare Liberman? Che fonti della sicurezza hanno attivato un clan a Gaza che si oppone ad Hamas? Cosa ci sarebbe di male?,” ha minimizzato Netanyahu. Il gruppo armato da Israele, secondo retroscena pubblicati prima della conferma di Netanyahu sarebbe la gang guidata da Yasser abu Shabab, che opera sia in Egitto che a Gaza. Abu Shabab è parte di un gruppo di beduini che negli anni è stato responsabile di “tutti i tipi di attività criminali,” nelle parole dell’esperto dell’Università di Tel Aviv Michael Milshtein. È rilevante sottolineare che le autorità israeliane ciclicamente accusano Hamas di essere responsabile di saccheggiare i convogli di aiuti umanitari — e la notizia ricontestualizza anche una notizia di due settimane fa, riguardo l’esecuzione di 4 persone appartententi al gruppo di abu Shabab, che il gruppo palestinese aveva accusato di aver presto d’assalto i camion di aiuti umanitari. All’epoca abu Shabab aveva dichiarato che il suo gruppo, al contrario, stava cercando di mettere in sicurezza il passaggio degli aiuti umanitari. Già allora un funzionario di Hamas aveva dichiarato che la gang era “uno strumento utilizzato dall’occupazione israeliana per frammentare il fronte interno palestinese.” (the New Arab / the Times of Israel / the Guardian / Reuters)