La distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza è diventata una “trappola mortale”

Lo dice l’UNRWA, mentre da Catania salpa una nuova nave della Freedom Flotilla Coalition. Tra le altre notizie: si riapre la trattativa tra Ucraina e Russia dopo un grande attacco droni ucraino, Mattarella condanna l’aggressione di Gaza, e prima o poi arriverà anche l’app di Instagram per iPad

La distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza è diventata una “trappola mortale”
Un bombardamento nella città di Gaza. Foto: WAFA

Monta lo scandalo internazionale in seguito alla strage del centro di distribuzione di aiuti umanitari nei pressi di Rafah, dove le IDF hanno aperto il fuoco sugli affamati che speravano di ricevere razioni. Nelle ore immediatamente successive al massacro è stata pubblicata online una testimonianza di un medico australiano, Ahmed Abu Sweid, che descrive come “critiche” le condizioni delle decine di feriti arrivati — che si vanno ad aggiungere agli oltre 30 morti. Abu Sweid denuncia che i feriti sono stati colpiti “alla testa e al petto.” Contare il numero effettivo delle persone uccise nell’attacco è complesso: domenica pomeriggio il Comitato internazionale della Croce rossa ha denunciato che nel corso della giornata di ieri sono arrivate nel proprio ospedale da campo 179 persone — il numero più alto da quando la struttura è stata aperta. Tra loro, 21 erano già morte quando sono arrivate nella struttura.  “Tutti i pazienti” — i sopravvissuti — “hanno dichiarato che stavano cercando di arrivare al sito di distribuzione aiuti,” ha sottolineato l’organizzazione. Medici senza frontiere ha pubblicato una nota in cui rileva che le persone che stavano cercando di arrivare al centro “sono state colpite da tutte le parti”: “Gli eventi di oggi hanno dimostrato ancora una volta che questo nuovo sistema di consegna degli aiuti è disumanizzante, pericoloso e gravemente inefficace. Ha provocato morti e feriti tra i civili che avrebbero potuto essere evitati.” Philippe Lazzarini, il commissario generale dell’UNRWA, ha usato parole durissime per condannare l’attacco, scrivendo che “la distribuzione di aiuti è diventata una trappola mortale.” Lazzarini torna a chiedere che sia permesso l’ingresso delle Nazioni Unite e delle organizzazioni che in precedenza hanno distribuito con successo aiuti umanitari nella Striscia. (the Submarine / X / BBC News / Medici senza frontiere / X)