Il massacro degli affamati
Nelle scorse ore, in due attacchi, le IDF hanno ucciso 31 persone che stavano cercando di raggiungere centri di distribuzione aiuti umanitari. Tra le altre notizie: il successo della manifestazione contro il decreto sicurezza, in Russia sono crollati due ponti, e le novità di Netflix a Tudum

Questa mattina le IDF hanno aperto il fuoco direttamente su centinaia di civili che stavano cercando di raggiungere il centro di distribuzione di aiuti umanitari nei pressi di Rafah: mentre scriviamo si contano già più di 30 morti e 115 feriti. È una ulteriore deflagrazione di un comportamento che le forze di occupazione israeliane hanno tenuto più volte — nei giorni scorsi i militari hanno ucciso altre 17 persone mentre cercavano di arrivare alla consegna di aiuti umanitari, e nei mesi scorsi più volte è stato aperto il fuoco contro persone che stavano aspettando il cibo, compresi i “massacri della farina” dello scorso marzo. Gli attacchi arrivano nel contesto della blocco totale all’ingresso di aiuti umanitari, fatta eccezione alla distribuzione gestita direttamente da Stati Uniti e Israele. L’obiettivo esplicito di questi attacchi è la strage: nei momenti successivi all’attacco le IDF hanno impedito che le ambulanze arrivassero nella zona per soccorrere i feriti. Una 31esima persona è stata uccisa mentre cercava di recarsi verso un altro centro di distribuzione GHF, nel centro della Striscia di Gaza. (WAFA / the Submarine / Al Jazeera)