Il governo Meloni finanzia gli ammazzabambini

A Gaza nelle prossime ore rischiano di morire di fame 14 mila bambini, ma la maggioranza ha approvato comunque l’acquisto di tecnologia militare israeliana. Tra le altre notizie: la riforma dell’Europol per spiare i migranti, l’indagine Hydra sulla criminalità organizzata, e le novità di Google I/O

Il governo Meloni finanzia gli ammazzabambini
foto: WAFA

Martedì mattina, parlando con Today su BBC Radio 4, Tom Fletcher, il sottosegretario generale per gli Affari umanitari e Coordinatore degli aiuti d’emergenza delle Nazioni Unite, ha denunciato che nella Striscia di Gaza la scarsità di cibo è arrivata a livelli così gravi che ci sono 14 mila bambini che rischiano di morire di fame nelle prossime ore. Fletcher ha descritto la situazione come “agghiacciante” e spiega che dopo settimane e settimane di blocco all’ingresso di aiuti umanitari far entrare i camion sarà pericoloso — perché ovviamente tantissime persone affamate cercheranno subito cibo — ma che non c’è nessuna altra soluzione se si vuole salvare la vita di quei bambini. Due giorni fa le autorità di Tel Aviv hanno iniziato a permettere l’ingresso, con il contagocce, di camion di aiuti militari, ma da quei camion non è stato scaricato niente — lo ha denunciato il portavoce dell’ONU Stephane Dujarric: “Una delle nostre squadre ha atteso per diverse ore il via libera israeliano per accedere all’area di Kerem Shalom e raccogliere le scorte alimentari.” I pochi camion che sono potuti entrare a Gaza sono arrivati lì alla frontiera “Purtroppo, non sono riusciti a portare le forniture nel nostro magazzino.” Martedì l’esercito israeliano ha annunciato che è stato permesso l’ingresso di 93 camion: gli ingressi procedono a rilento perché le autorità israeliane controllano i contenuti di ogni trasporto, per cui non è chiaro con quale scusa farina, cibo per bambini, materiale medico e farmaci — i contenuti dei camion per stessa ammissione delle autorità israeliane — non possano essere immediatamente distribuiti una volta che passano il confine. (BBC News / Reuters / the Times of Israel)