Il governo dalla parte delle leggi razziali
I nuovi sottosegretari della Lega hanno partecipato al Remigration Summit, difeso strenuamente dal ministro dell’Interno. Tra le altre notizie: la notte piú violenta dall’inizio dell’aggressione di Gaza, la cerimonia di insediamento di Prevost, e una vittoria sindacale nel settore dei VFX

Sabato mattina, alle 9, in anticipo di 5 ore rispetto all’orario previsto, si è aperto a Gallarate (Varese) il Remigration Summit. Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, aveva commentato che si augurava che andasse “tutto bene,” “perché è giusto che tutti possano manifestare le proprie idee.” Dopo giorni di tentennamenti, nel corso della giornata ministri del governo e rappresentanti dei partiti di maggioranza hanno apertamente dato il proprio supporto alla manifestazione, che invoca alle deportazioni razziste in tutta Europa, per la rimozione di tutti gli stranieri, che abbiano documenti in regola o meno. I due nuovi vicesegretari della Lega, Roberto Vannacci e Silvia Sardone, sono addirittura intervenuti con contributi video. Vannacci ha dichiarato che “la remigrazione non è uno slogan ma una proposta concreta.” “Vuol dire mettere al centro gli italiani, gli europei. È una battaglia di libertà e civiltà, di sicurezza, che è il vero spartiacque fra destra e sinistra.” Sardone ha attaccato chi chiedeva che la conferenza venisse cancellata, e poi ha rilanciato: “Non voglio un futuro in cui le croci devono essere nascoste, con il canto del muezzin nelle strade, non voglio un futuro di veli e non voglio un'Europa che rinnega le proprie radici.” Non è una novità che la Lega si collochi nell’alveo dell’estrema destra, ma la partecipazione al convegno di Vannacci e Sardone formalizza l’inquadramento apertamente nazifascista del partito. Si è schierato in favore alla conferenza anche il ministro dell’Interno Piantedosi, che per la propria sopravvivenza politica ogni mattina si sveglia e sa che dovrà correre a destra più veloce di Matteo Salvini: “In democrazia non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti, molto controverse, molto discutibili anche, non condivise in qualche modo.” (Avvenire / Domani / ANSA)