Il 25 aprile i fascisti scappano

Molti senatori di destra sono spariti da Palazzo Madama prima dell’inizio della celebrazione. Tra le altre notizie: il fallimento della campagna di reclutamento di Kyiv, il bug giuridico con cui i richiedenti asilo possono uscire dal lager di Gjader, e le fatture troppo alte di SpaceX alla NASA

Il 25 aprile i fascisti scappano
Grab via X Senato Repubblica

Buon 25 aprile! Come festeggiare — in modo sobrio, ovviamente? Oggi si terranno manifestazioni in quasi tutte le città italiane, con quella nazionale prevista a Milano nel pomeriggio, come di consueto. Le istituzioni faranno controvoglia il loro dovere, come sempre negli ultimi anni del governo Meloni: la presidente del Consiglio andrà all’altare della patria di Roma insieme al presidente della Repubblica Mattarella. In realtà Meloni avrebbe dovuto recarsi in Kazakhstan per un vertice coi governi dell’Asia centrale, ma ha disdetto l’impegno dopo la morte del papa. Qualche amministrazione — isolata, per fortuna — invece ha raccolto l’occhiolino del governo e ha deciso di rinviare o annullare alcune celebrazioni: si segnalano quelle di Piacenza, Forlì, Pesaro, Ancona, Domodossola e Cinisello Balsamo. Non serve ricordare che nel mondo reale le celebrazioni per il 25 aprile sono spesso tutt’altro che party sfrenati: dal 25 al 27 del mese al parco storico di Monte Sole si terranno una serie di iniziative per ricordare la liberazione, in un luogo teatro di uno dei peggiori massacri perpetrati dalle truppe nazifasciste in Italia. (Fanpage / il Post / Pressenza)

Il 25 aprile i fascisti scappano: giovedì è arrivata dalla Camera e dal Senato l’approvazione del Dfp, il documento che ha sostituito il Def, del 2025 — ne parliamo sotto. Conclusa la discussione sul Def, e dopo una piccola pausa, il presidente del Senato La Russa apre la seduta per la “celebrazione ufficiale del 25 aprile,” peccato che nel frattempo non ci fossero più ministri del governo presenti in aula. La cerimonia è sobria in tutti i sensi: non solo nessuna forza politica ha voluto fare polemica, ma soprattutto, materialmente, in aula c’erano poche persone. Solo fino a pochi minuti prima l’aula era quasi piena, con 149 presenti, tra cui il vice presidente del Consiglio Salvini e i ministri Calderoli, Urso, Ciriani e Casellati. Erano presenti anche 5 sottosegretari. Il fuggi fuggi è stato tale che alla fine della celebrazione del gruppo di senatori di Forza Italia ne è rimasto solo uno: Maurizio Gasparri. Anche gli altri gruppi non erano esattamente presenti in forza: Fratelli d’Italia contava 36 senatori su 63, la Lega 11 su 29. Nei banchi dell’opposizione erano presenti 24 senatori PD su 36, 13 M5S su 26, 1 AVS su 3, 6 senatori di Italia Viva su 8, 3 senatori di Noi Moderati. (Open / il Fatto Quotidiano)