L’apertura del tavolo
Putin sarebbe disposto a rinunciare alla conquista completa delle quattro oblast ucraine annesse nel 2022. Tra le altre notizie: il governo vuole un 25 aprile “sobrio” per la morte di Bergoglio, c’è una nuova proposta di cessate il fuoco per Gaza, e OpenAI vuole comprare Chrome

Un retroscena del Financial Times riporta che Vladimir Putin avrebbe offerto a Steve Witkoff, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Sud Ovest Asiatico che sta seguendo anche la trattativa per mettere fine all’invasione dell’Ucraina, di fermare il conflitto all’attuale fronte. Se il retroscena fosse confermato, si tratterebbe della prima vera e propria apertura alla trattativa da parte del Cremlino: Putin avrebbe dato la disponibilità ad abbandonare le proprie rivendicazioni sulle parti che Kyiv controlla ancora delle oblast di Cherson, Doneck, Luhansk, e Zaporižžja — le regioni di cui Mosca ha annunciato l’annessione nell’autunno del 2022, senza essere però mai riuscita a ottenerne la piena occupazione. In cambio, la Russia otterrebbe il riconoscimento formale del proprio controllo sulla Crimea, e un riconoscimento di fatto del proprio controllo sulle aree materialmente annesse più di due anni fa. I funzionari europei informati della trattativa, scrive sempre il Financial Times, avrebbero guardato con sospetto alla proposta: il timore è che l’obiettivo di Putin sia quello di attrarre Trump con una buona offerta, per poi portarlo ad accettare anche altre richieste — lasciando poi Kyiv a dover accettare un accordo di pace a cose fatte. Poco dopo la pubblicazione del report, l’addetto stampa del Cremlino Dmitrij Peskov ha negato il retroscena: “Ci sono un sacco di notizie false che vengono pubblicate, anche da testate rispettabili, per cui serve fare affidamento solo sulle fonti primarie.” (Financial Times / RIA Novosti)