I piani israeliani per un grande attacco contro l’Iran
Funzionari israeliani hanno proposto piú volte a Washington di attaccare gli stabilimenti nucleari iraniani. Tra le altre notizie: il via libera condizionato del Cdm all’offerta di Unicredit per Bpm, Trump si è stufato di parlare di pace in Ucraina, e 5 persone hanno visto un colore mai visto prima

Un report di Erin Banco rivela che le autorità di Tel Aviv non hanno ancora rinunciato alla possibilità di condurre un attacco contro gli stabilimenti nucleari iraniani, nonostante l’indicazione esplicita di Trump, che aveva avvertito Netanyahu che gli Stati Uniti non avrebbero sostenuto l’attacco. Il retroscena arriva mentre a Roma continua la trattativa rinnovata ma ancora incerta tra Teheran e Washington. Nei mesi scorsi i funzionari israeliani avrebbero proposto all’amministrazione statunitense diverse opzioni per attaccare gli stabilimenti iraniani — compresi attacchi aerei e operazioni di commando. La pressione israeliana sarebbe stata una dei fattori che hanno portato Washington a riaprire la trattativa con Teheran. Nel frattempo, però, Israele sarebbe passato a pianificare attacchi meno ambiziosi, che potrebbero essere condotti senza il supporto dell’esercito statunitense. Israele ha comunque ovviamente richiesto supporto da parte dell’esercito statunitense per difendersi da un eventuale — inevitabile considerata la portata dell’attacco di cui si sta parlando — contrattacco iraniano. Il timore principale dei funzionari israeliani sarebbe quello di alienare Trump e compromettere il supporto statunitense alle IDF. (Reuters / ANSA)