Il culo è stato baciato. E ora?

Meloni sognava di fare da pontiera con Trump, ma ha ricevuto solo una pacca sulla spalla. Tra le altre notizie: l’Italia è di nuovo colpita dalla crisi climatica, gli Stati Uniti hanno ucciso piú di 30 persone in Yemen, e Google ha perso il processo sul monopolio dell’adtech

Il culo è stato baciato. E ora?
foto: Casa bianca

Giorgia Meloni ha passato mesi a dire che sarebbe potuta essere una pontiera tra gli Stati Uniti di Donald Trump e l’Unione europea, coltivando e vantando un rapporto personale con il ritornato presidente statunitense e i suoi sottoposti. Dal lungamente atteso incontro alla Casa bianca con Trump, però, Meloni esce solo con una pacca sulla spalla — Trump ha detto che si tratta di “un’amica” e “una persona molto speciale,” che “ha conquistato l’Europa” — ma nessun risultato, né per l’Italia né tantomeno per l’Unione europea. Meloni ha dichiarato che è alleata di Trump nella lotta contro “l’ideologia woke” — qualsiasi cosa voglia dire l’espressione — e ha annunciato che il presidente statunitense aveva accettato di fare visita a Roma in una data ancora non specificata. Trump ha anche accettato di “considerare la possibilità” (sic) “in quell’occasione, di incontrare anche l’Europa,” ha dichiarato Meloni in inglese — probabilmente riferendosi alla presidente della Commissione europea von der Leyen, che finora non ha ancora ricevuto un invito alla Casa bianca, costringendola appunto alla trattativa indiretta attraverso i capi di stato e di governo invitati invece a Washington. Meloni ha dichiarato che uno dei suoi obiettivi è “rendere l’occidente di nuovo grande.”  (YouTube)

Da parte sua, Trump ha messo in chiaro che non stava concedendo terreno a Meloni e all’Europa: il presidente statunitense ha dichiarato che “non c’è fretta” di arrivare ad accordi commerciali, perché i dazi stavano rendendo gli Stati Uniti solo più ricchi. Trump ha dichiarato che arrivare a un accordo con l’Europa non dovrebbe essere difficile, ma ha messo in chiaro che tipo di accordo potrà essere, dicendo che gli altri stati “vogliono fare accordi più di quanto voglia farli io.” (Associated Press)