“Una operazione segreta degna di un regime”

Avevano negato tutto, ma i servizi italiani davvero spiavano Mediterranea — l’ipotesi è che il caso sia legato a quello di Almasri. Tra le altre notizie: il piano prepper dell’UE, come mai gli stipendi italiani sono così bassi, e l’esplosione delle immagini “stile Ghibli” fatte con ChatGPT

“Una operazione segreta degna di un regime”
Alfredo Mantovano immaginato da ChatGPT nello stile dello Studio Ghibli. Foto originale: CC-BY-NC-SA 3.0 IT Governo italiano

Il governo avrebbe utilizzato il software di Paragon per spiare il fondatore della Ong Mediterranea, Luca Casarini. Secondo quanto riportato da diverse testate lo avrebbe ammesso il sottosegretario Alfredo Mantovano al Copasir. Mercoledì testate come Fanpage, coinvolta in prima persona nel caso di spionaggio, e Domani hanno divulgato l’informazione senza alcuna smentita del governo. Secondo quanto è emerso, i servizi segreti delll’Aise avrebbero utilizzato il software israeliano per spiare persone legate all’assistenza umanitaria e ai migranti, in assenza di qualsiasi reato, in quanto soccorrere i migranti renderebbe l’Ong Mediterranea “un obiettivo per la sicurezza nazionale.” A quanto sembra, Mantovano avrebbe ammesso i fatti in un rapporto ufficialmente secretato. La vicenda, per come appare, sarebbe di una gravità senza precedenti, visto anche che il governo ha passato le scorse settimane a negare il proprio coinvolgimento. Continua a non essere chiaro invece chi ha ordinato di spiare il direttore di Fanpage Francesco Cancellato — chissà. Il governo non sembra intenzionato a dimettersi, nemmeno Mantovano, che di fatto è l’anello di congiunzione tra governo e servizi. (Fanpage / Domani / Euronews)