La “battaglia per la democrazia” in Turchia
Il sindaco di Istanbul İmamoğlu sarà incarcerato, mentre continua la repressione violenta delle proteste in tutto il paese. Tra le altre notizie: le IDF tornano ad attaccare il Libano, l’invasione antiabortista nella sanità lombarda, e due studi sugli effetti sul benessere emotivo di usare ChatGPT

Il sindaco di Istanbul İmamoğlu è stato incarcerato in attesa di essere processato: lo ha stabilito una corte turca — insieme a lui sono state incarcerate almeno altre 20 persone, accusate di corruzione, in un caso che è considerato — dall’estero e ovviamente tra i tantissimi che stanno manifestando in strada in questi giorni in Turchia — come politicamente motivato. Sabato la partecipazione alle proteste ha raggiunto un nuovo picco, in particolare a Istanbul stessa, dove molti manifestanti chiedevano, oltre alla liberazione del sindaco, anche lo scioglimento del governo. Le proteste sono state finora largamente pacifiche, ma nei giorni scorsi ci sono stati casi di repressione particolarmente violenta da parte delle forze dell’ordine. Ruth Michaelson ha parlato con una delle voci delle proteste, un’attivista 26enne che parlando con gli altri manifestanti in piazza ha sottolineato come ormai lo scontro sia “più grande” che per la liberazione di İmamoğlu. “È una battaglia per la democrazia, la giustizia e l’uguaglianza.” Un altro partecipante alle proteste spiega la risposta massiccia della popolazione: “È una risposta alla pressione che si è accumulata negli anni.” (Reuters / Financial Times / the Guardian)