Ventennio vs. Ventotene

Con la propria coalizione spaccata, Meloni si è sfogata contro un documento fondante dell’Unione europea. Tra le altre notizie: continua la guerra di Trump alle università, Ultima generazione occupa il ristorante Cracco in Galleria, e uno studio sui meme fatti con l’IA

Ventennio vs. Ventotene
CC-BY-NC-SA 3.0 IT Governo italiano

All’indomani del Consiglio UE, che si apre oggi e continuerà anche domani, Giorgia Meloni ha concluso il proprio intervento alla Camera con una filippica contro il manifesto di Ventotene, il documento “per un’Europa libera e unita” di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi — scritto durante il loro periodo di confino sull’isola di Ventotene — considerato come uno dei testi fondanti del progetto dell’Unione europea. Meloni ha citato alcuni stralci del testo: “la rivoluzione europea dovrà essere socialista,” “la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta,” “la metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria,” senza ovviamente darne un contesto storico — Spinelli e Rossi erano appunto confinati dal regima fascista. Frasi che permettono a Meloni di giudicare rapidamente: “Non so se questa è la vostra idea di Europa, ma certamente non è la mia,” arrivando a dire, della manifestazione genericamente europeista di sabato scorso “spero che chi è andato in piazza non l’abbia letto, altrimenti sarebbe spaventoso.” (La7. Potete leggere il testo completo del manifesto su Wikisource)

Le opposizioni si sono compattate nello scandalo di fronte alle parole della capa del governo — che, in difficoltà per le divisioni della propria maggioranza, ha rinunciato alla possibilità di sottolineare le spaccature dell’opposizione.  Secondo l’ex ministro della Salute Roberto Speranza le parole di Meloni sono direttamente “apologia di fascismo,” mentre Federico Fornaro (PD) ha fatto uno dei discorsi più incisivi della giornata: “Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici.” Alfonso Colucci (M5S) ha citato Mattarella, che durante una visita a Ventotene aveva detto: “Il fascismo aveva mandato qui diverse persone per costringerle a non pensare, per impedire che seminassero pericolose idee di libertà.” La situazione alla Camera è continuata a degenerare costringendo alla sospensione della seduta, che è ripresa solo alle 16:15, quando il presidente della Camera Fontana ha chiesto ai deputati di “mantenere toni consoni e adeguati all’Aula della Camera dei deputati,” “anche per onorare la memoria di chi ha messo in gioco la propria vita per assicurare il principio di libertà e di espressione da parte di tutti.” “Chi ha combattuto per la nostra libertà merita il nostro plauso.” (il manifesto / YouTube / Facebook / ANSA)