“Una condanna a morte per i bambini palestinesi”
Nei bombardamenti di ieri le IDF hanno ucciso almeno 174 bambini — e nelle scorse ore gli attacchi sono continuati. Tra le altre notizie: l’arresto del sindaco di Istanbul, un altro naufragio che poteva essere evitato al largo di Lampedusa, e il piano per salvare, forse, TikTok negli Stati Uniti

Il numero delle persone uccise nei bombardamenti di lunedì notte è inevitabilmente aumentato: l’ultimo conteggio conferma 408 uccisioni, in quello che è stato uno degli attacchi più violenti dall’inizio dell’aggressione di Gaza — e che Israele ha minacciato non sarà un caso isolato. Nelle scorse ore, infatti, gli attacchi sono continuati, anche se con intensità minore — l’aggiornamento sulle uccisioni tra martedì notte e mercoledì mattina conta 14 morti. Le motivazioni dell’attacco cambiano in base a chi lo chiedete: le IDF hanno vantato l’uccisione di quattro funzionari di lungo corso di Hamas, mentre il ministro della Difesa Katz non nasconde che l’obiettivo sia la punizione collettiva: “Hamas deve capirlo: se non rilasciano tutti i nostri ostaggi, i nostri attacchi si intensificheranno.” (Reuters / WAFA / the Jerusalem Post / the Times of Israel)
Le IDF vantano l’uccisione di 4 funzionari di Hamas, ma ovviamente non menziona il numero sempre più alto di civili assassinati. Tra le 408 persone che hanno perso la vita nella notte di lunedì ci sono anche almeno 174 bambini — almeno, perché le ricerche per superstiti, feriti, e corpi esanimi sono ancora in corso. L’ONG Defence for Children International – Palestine ha rilasciato una dichiarazione sottolineando come si tratti di “uno dei più grandi numeri di bambini morti a Gaza in un solo giorno della storia”: “Le forze israeliane hanno firmato una condanna a morte per i bambini palestinesi di Gaza, mentre effettuano attacchi senza sosta, continuano a distruggere le infrastrutture civili e impediscono agli aiuti umanitari di raggiungere i palestinesi bisognosi. Questo è a dir poco un genocidio.” Anche Save the Children ha denunciato gli attacchi di lunedì notte: “I bambini e le famiglie di Gaza hanno a malapena ripreso fiato e ora sono ripiombati in un mondo di dolore che conoscono benissimo, e a cui non possono sfuggire.” Il direttore regionale di Save the Children, Ahmad Alhendawi, sottolinea, parlando dei tantissimi bambini morti: “I loro corpi, piccoli, hanno meno sangue da poter perdere — è una condanna a morte quando i servizi di emergenza non possono operare e raggiungerli in sicurezza.” (Defense for Children International - Palestine / Save the Children)