Ricomincia il genocidio

L’aviazione israeliana ha ucciso piú di 300 persone nella notte, e tantissime persone restano intrappolate sotto le macerie. Tra le altre notizie: un report sulle violenze al confine tra Polonia e Bielorussia, cosa dirà Meloni al Senato, e un sito che doxa i proprietari di Tesla

Ricomincia il genocidio
Le macerie lasciate da un bombardamento su Khan Yunis. Foto: WAFA

Dopo diversi giorni tesissimi, Tel Aviv ha definitivamente infranto il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. L’aviazione israeliana ha lanciato un’ondata di bombardamenti in tutta la Striscia di Gaza nel pieno della notte.  Mentre scriviamo il conto delle vittime è in costante aumento, perché ci sono ancora tantissime persone intrappolate sotto le macerie. L’ultimo aggiornamento del ministero della Salute di Gaza, conta 326 morti e 440 feriti — ma per numeri più aggiornati vi rimandiamo al liveblog di Al Jazeera. La versione ufficiale di Tel Aviv è che gli attacchi siano diretti contro i “nascondigli” di Hamas, ma tra i morti ci sono molte donne e bambini. Hamas ha dichiarato che considera l’attacco israeliano una cancellazione unilaterale del cessate il fuoco: “Netanyahu e il suo governo estremista stanno decidendo di rescindere l‘accordo di cessate il fuoco, esponendo i prigionieri di Gaza a un destino sconosciuto.” Nelle ore successive agli attacchi, le IDF hanno ripreso a emettere gli ordini di pulizia etnica sotto forma di avvisi sulle future operazioni militari. Il nome dell’operazione militare è “Forza e spada.” (WAFA / Al Jazeera / X)