Step 1: riarmo. Step 2: coscrizione. Step 3:

I paesi europei, pronti al riarmo, si confrontano con la necessità di allargare in fretta i propri eserciti. Tra le altre notizie: gli obiettivi dello Shin Bet per riaprire l’aggressione di Gaza, il fronte compatto Salvini–Giorgetti agita la coalizione di destra, e le IA non sanno leggere l’ora

Step 1: riarmo. Step 2: coscrizione. Step 3:
foto CC BY–SA 2.0 Ecole polytechnique Université Paris-Saclay

Prima si comprano le armi, poi servono le persone che le usino. Il mese scorso il Kiel Institute for the World Economy, uno dei più importanti centri di ricerca europei, ha pubblicato un documento che citava un numero preciso: senza il supporto degli Stati Uniti, all’Europa serve mobilitare 300 mila persone in più per potersi difendere in caso di un conflitto con la Russia. Da allora, gli alleati NATO stanno parlando di come aumentare così in fretta il numero delle proprie truppe — e il tema della coscrizione è parte del dibattito. Attualmente i paesi europei, contando anche il Regno Unito, possono contare 1,47 milioni di militari, per cui un aumento di 300 mila è un aumento davvero drastico del personale. Un articolo di France 24 di domenica conferma che in molti paesi europei, “da Parigi a Varsavia,” si sta parlando di come mobilitare i civili e addestrarli in modo che siano pronti ad assistere l’esercito, se necessario. (Kiel Institute / Euronews / France 24)