La fine dell’autonomia universitaria negli Stati Uniti

L’escalation contro la Columbia University mette effettivamente fine all’indipendenza delle università statunitensi. Tra le altre notizie: la call della “coalizione del volenterosi,” lo sfogo di Delmastro contro la riforma Nordio, e forse c’è un accordo per “salvare” TikTok negli Stati Uniti

La fine dell’autonomia universitaria negli Stati Uniti
Foto: dominio pubblico, عباد ديرانية

Il caso della repressione delle proteste contro l’aggressione di Gaza è un esempio di come l’amministrazione Trump intenda intervenire direttamente per controllare e reprimere la libertà d’espressione negli Stati Uniti. Il New York Times ha pubblicato la lettera che tre funzionari dell’amministrazione Trump hanno inviato giovedì alla leadership della Columbia University, richiedendo cambiamenti drastici nell’organizzazione dell’università e in come si mantiene la “disciplina” come precondizione per discutere lo sblocco dei fondi — 400 milioni, sospesi su accusa di presunti casi di antisemitismo. L’amministrazione Trump chiede che il Dipartimento di studi mediorientali, sud-asiatici e africani sia posto sotto “amministrazione accademica per un minimo di cinque anni,” che sia vietato l’uso di maschere, che venga adottata una nuova “definizione” di antisemitismo, che sia abolito l’attuale sistema per ammonire gli studenti e che venga prodotto un piano per “riformare le pratiche di ammissione ai corsi di laurea,” e “di reclutamento internazionale.” I funzionari “si aspettano” il “rispetto immediato” delle loro richieste. (the New York Times)

La reazione alla notizia da parte dell’accademia è di agitazione e sconforto. Si tratta di una “escalation inaudita,” spiega la storica Joan Scott. “Non si facevano cose del genere nemmeno durante il periodo maccartista degli Stati Uniti.” Secondo Ted Mitchell, presidente dell’American Council on Education la lettera “cancella il confine tra autonomia istituzionale e controllo federale.” Erwin Chemerinsky, rettore della Berkeley Law, sottolinea che mettere un dipartimento accademico sotto controllo amministrativo è “al di là dell'autorità del governo federale”: “Violerebbe la libertà accademica e il Primo emendamento.” Ma cosa vuol dire mettere un dipartimento sotto controllo amministrativo? Scott continua: “È un modo carino per dire, praticamente, di liberarsene.” Anche dall’interno della facoltà arrivano dichiarazioni allarmate. Il docente Joseph Howley ha dichiarato che “metà di queste cose non si può fare, l’altra metà è folle.” “Se il governo federale può presentarsi e chiedere la chiusura o la ristrutturazione di un dipartimento universitario, allora non abbiamo più le università in questo paese.” (Associated Press)