Riscoprirsi signori della guerra
I parlamentari europei hanno votato a favore del riarmo — mentre i ministri della Difesa chiedono la deregolamentazione del settore. Tra le altre notizie: un report sulla violenza di genere delle IDF, un’altra protesta al Beccaria di Milano, e Pokémon Go ora è di proprietà di un fondo saudita

Con un ampio consenso bipartisan, il Parlamento europeo ha votato in sostegno al piano di von der Leyen per il riarmo dei paesi europei, per preparare l’Unione alle “contingenze militari più estreme” — bella perifrasi — seppur sempre sottolineando “l’importanza della cooperazione tra Unione europea e NATO.” I Parlamento “avverte che, senza un sostanziale aumento degli investimenti, non saranno raggiunti gli obiettivi di sicurezza e difesa dell’UE né per il sostegno militare all’Ucraina né per il miglioramento della sicurezza comune europea.” La risoluzione è stata approvata con 419 voti a favore, 204 contrari, e 46 astenuti. In realtà, mentre i parlamentari invocavano all’acquisto di armi, la politica e l’industria europea si preparavano a lasciarseli alle spalle: è noto che la Commissione europea voglia creare uno strumento finanziario per la difesa che preveda l’approvazione solo del Consiglio europeo, e mentre si votava a Strasburgo la Francia ospitava i ministri della Difesa di Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, per chiedere la deregolamentazione del settore militare. Il ministro delle Forze armate francese Sébastien Lecornu ha dichiarato apertamente che il gruppo “chiede che l’industria della difesa non si più trattata come un’industria qualsiasi,” mentre invece secondo Crosetto bisogna “ridurre la burocrazia” per costruire e comprare armi. Il gruppo dei ministri ha rilasciato una dichiarazione congiunta che si conclude riaffermando la necessità di “mantenere la pace con la forza”: “Oggi, siamo più che mai determinati a difendere, spalla a spalla, la nostra sicurezza collettiva e a garantire la pace nel nostro continente.” (Parlamento europeo / Euronews / POLITICO)