“Se non sei al tavolo, sei sul menù”

Il Consiglio europeo vuole spendere di piú per le armi, sperando timidamente che questo basti per tornare nelle grazie di Washington. Tra le altre notizie: la persecuzione degli studenti stranieri pro–Palestina negli Stati Uniti, il ddl “Spazio,” razzi che esplodono, e razzi che non esplodono.

“Se non sei al tavolo, sei sul menù”
foto via X, Emmanuel Macron

I leader dell’Unione europea hanno confermato il proprio sostegno al piano da 150 miliardi avanzato dalla Commissione per il “riarmo” dell’UE. Il prossimo summit sarà tra due settimane, e per allora i funzionari di von der Leyen dovranno produrre una versione più completa e concreta del piano — un ritmo di lavoro molto spedito per gli standard comunitari. Non si è arrivati invece a un accordo a 27 in supporto all’Ucraina — l’Ungheria di Orbán è rimasta all’opposizione. Il Consiglio europeo ha comunque pubblicato una dichiarazione, indicando il supporto dei rimanenti 26 capi di stato o di governo — una indicazione forte della volontà di sostenere Kyiv. Tra i 26 c’è anche Robert Fico, normalmente su posizioni più vicine a Mosca, ma che è stato convinto a sostenere il testo grazie all’inclusione di un riferimento alla disputa sul gas russo che passa per l’Ucraina, un problema di grande urgenza per la Slovacchia. L’accordo deve essere stato comunque patito, e Euractiv, che ha seguito il summit con un liveblog, riporta che all’ultimo minuto la dichiarazione è stata rivista per indebolire il paragrafo che doveva garantire una soluzione per la crisi slovacca. (Reuters / Consiglio europeo / Euractiv)

I leader europei restano disorientati e in stato di agitazione per la stretta di Washington contro l’Ucraina e la propria esclusione dalla trattativa per la tregua, o la resa. Ha riassunto in modo sintetico la situazione il Primo ministro belga, il conservatore nazionalista Bart De Wever, che ha citato un modo di dire della politica statunitense: “Di solito se non sei al tavolo, sei sul menù.” In realtà, i leader europei finora hanno fatto quello che vuole Trump, e quello che Trump chiedeva già durante la propria prima amministrazione: un aumento drastico della spesa militare. È impossibile non leggere la dichiarazione finale come sconsolata, come commenta anche Tim Ross di POLITICO: gli stati europei sanciscono che “non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina,” e che “non possono esserci negoziati che riguardano la sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa.” Ovviamente, i presenti firmatari non hanno potere di garantire nessuna delle due cose: in questo momento i funzionari statunitensi si rifiutano del tutto di incontrare i rappresentanti comunitari. (POLITICO / Euronews)