Non chiedete i dettagli
Al summit di Londra i leader europei hanno preso impegni ma continuano a non mettersi d’accordo su cosa fare materialmente. Tra le altre notizie: nel 2024 le richieste d’asilo in Europa sono diminuite dell’11%, gli affari sul mercato immobiliare di Delmastro, e la Riserva strategica crypto di Trump

I leader europei invitati al summit di Londra organizzato da Keir Starmer si sono detti d’accordo sui grandi temi, ma anche questa volta, come dopo il summit lampo organizzato da Macron, la mancanza di dettagli di implementazione tradisce quanto in realtà i paesi europei non siano ancora allineati su una strategia comune — sull’Ucraina, ma soprattutto per fare il passo che li porterà a staccarsi dagli Stati Uniti. Su cosa si è tutti d’accordo — bisogna spendere di più per la Difesa: nella migliore delle ipotesi per dimostrare a Trump che il continente può difendersi, nella peggiore delle ipotesi perché non si può più contare sulla protezione di Washington. Bisogna anche arrivare a una proposta di pace per l’Ucraina, che sia effettivamente alternativa a quella a cui si sta lavorando negli Stati Uniti, che preveda le garanzie per la sicurezza di Kyiv che Trump ha negato veementemente. (Reuters / POLITICO)
Sull’effettivo impegno di truppe europee in Ucraina, un “gruppo di volenterosi,” (sic) organizzati come forza di peacekeeping, sono d’accordo Regno Unito e Francia, con Starmer e Macron che contano di guidare il progetto del piano di pace europeo — ma l’idea non piace a Meloni, che si è detta “perplessa,” e ha bollato le proposte degli alleati come “spunti,” e non un progetto vero e proprio. Da fuori non è chiaro quanto Meloni stia riuscendo a fare il desiderato lavoro da pontiera, o se resti osservata speciale, sospetta di essere una quinta colonna di Trump. “Ci sono varie proposte, penso che chiunque metta sul tavolo una proposta faccia in questo momento una cosa utile,” ha dichiarato la presidente del Consiglio italiana, precisando però “poi ci possono essere perplessità su alcune proposte,” come quella “dell’utilizzo di truppe europee.” Starmer ha dichiarato che “un numero di paesi” hanno dato la propria disponibilità a partecipare al “gruppo dei volenterosi,” ma non ha indicato quali fossero, per lasciare che l’annuncio arrivasse dai rispettivi capi di stato e governo. (the Guardian / Fanpage / the Guardian)