Nuovo ordine mondiale

La nuova posizione “neutrale“ di Washington sulla guerra in Ucraina cambia le carte in tavola all’ONU. Tra le altre notizie: altri 3 bambini sono morti di freddo a Gaza, gli accordi commerciali tra Italia e Emirati Arabi Uniti, e un video sintetico di Trump che succhia le dita dei piedi a Musk

Nuovo ordine mondiale
Grafica via X: UN News

In occasione del terzo anniversario dell’invasione, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna l’aggressione dell’Ucraina da parte delle forze russe — ma il voto ha voto è proceduto con difficoltà, mettendo in luce i cambiamenti di alleanze che sono in corso dal ritorno di Trump alla Casa bianca. Gli Stati Uniti si sono astenuti su una risoluzione che avevano depositato loro, in seguito all’inserimento di emendamenti voluti dall’Unione europea che specificavano la responsabilità della Russia nella guerra in Ucraina, e hanno direttamente votato contro un’altra risoluzione depositata dall’Ucraina. La risoluzione ucraina, che denunciava come la guerra in corso sia “devastante” e fosse stata causata da una “invasione su larga scala da parte della Federazione russa,” è passata con 93 voti a favore, 65 astenuti, e 18 contrari — tra i contrari c’è ovviamente la Russia, ma ci sono anche appunto gli Stati Uniti, e alcuni stati che votano sempre in blocco con Washington, compreso Israele. Il testo, respinto dagli Stati Uniti, che fino a poche settimane fa erano i primi difensori dell’Ucraina, chiede un impegno per “la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale” del paese, “nell’ambito dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale.” Per vedere il cambio di orientamento mondiale nei numeri: una risoluzione analoga, approvata il 23 febbraio 2023, in supporto all’Ucraina, era stata approvata con 141 voti a favore, tra cui anche quello statunitense. (UN News / Nazioni Unite / X / Nazioni Unite)

La risoluzione statunitense era composta un testo brevissimo, di pochissime righe: sia Unione europea che Russia hanno presentato emendamenti, e qui si è messa in luce la crescente spaccatura tra Washington e Bruxelles: gli Stati Uniti si sono astenuti sulla propria stessa risoluzione, perché sapevano che sarebbe passata nella versione emendata dall’Unione europea — sia il testo originale che l’emendamento europeo sono stati approvati, a differenza dell’emendamento russo. L’insistenza di Washington sul proprio testo ha portato a un risultato molto rilevante: la risoluzione è stata approvata a livello di Consiglio di sicurezza. La nuova posizione neutrale degli Stati Uniti ha permesso di superare il veto della Russia, che in precedenza aveva impedito di adottare qualsiasi testo in merito alla guerra. Le risoluzioni approvate in sede di Consiglio di sicurezza sono vincolanti, a differenza di quelle approvate dall’Assemblea generale — che però hanno comunque un importante valore politico, che mostra come i governi del mondo si rapportano a vari temi, in questo caso alla guerra in Ucraina. Dopo il voto, è intervenuta di fronte al Consiglio di sicurezza Rosemary DiCarlo, la diplomatica statunitense che guida il dipartimento per gli Affari politici e il peacebuilding dell’ONU. Nel proprio discorso DiCarlo ha dichiarato che l’invasione russa dell’Ucraina ha “minato le fondamenta stesse dell’ordine mondiale.” (Nazioni Unite / Reuters)