La Germania sceglie tra le destre
La CDU arriverà prima, AfD seconda, ma sono i risultati di tutti gli altri partiti che decideranno che forma avrà il governo. Tra le altre notizie: i licenziamenti di massa stile Twitter arrivano a Washington, i “valori cristiani” di Meloni alla CPAC, e che fine ha fatto Spotify HiFi

Oggi si vota in Germania, e si tratta ovviamente di elezioni fondamentali per il futuro prossimo dell’Unione europea, al bivio di fronte a degli Stati Uniti che si sono posti nella posizione di avversari politici ed economici. Per essere un’elezione in cui c’è un vincitore preannunciato — la CDU/CSU di Merz — in realtà ci sono molte incognite: quanto sarà punito dagli elettori il Partito Liberale Democratico? Ci sarà davvero un exploit della Linke? E qual è il vero supporto, a livello federale, per l’Alleanza rossobruna di Sahra Wagenknecht? Queste tre variabili — che possono essere anche di pochi punti percentuali — potrebbero cambiare in modo rilevante il risultato effettivo delle elezioni, anche perché sarebbe ovviamente molto importante arrivare in fretta a formare un nuovo governo, sia per questioni di politica interna, in primis a livello di finanziaria, che per riavviare le discussioni europee sulla politica estera. Gli ultimi sondaggi danno CDU/CSU attorno al 3o% e AfD al secondo posto, attorno al 20% — un risultato ovviamente allarmante, in cui il partito di estrema destra, vicino al mondo neonazista, vede i propri consensi raddoppiati rispetto al 2021. I sondaggi sono meno clementi con SPD e Verdi, dati rispettivamente attorno al 15% e al 13% — si tratterebbe di un risultato particolarmente allarmante per i Socialdemocratici, per i quali si preannuncia il peggior risultato elettorale di sempre: non solo Scholz non è riuscito a raccogliere più consensi dopo l’esperienza fallimentare di governo, ma — e il partito ci sperava — CDU e CSU non hanno perso consensi in modo rilevante, nonostante Merz non sia particolarmente amato dall’elettorato tedesco. (DER SPIEGEL)