L’Europa al bivio

I leader europei oggi si confronteranno a Parigi per cercare di arrivare a posizioni comuni sull’Ucraina — ma anche su come confrontarsi con Washington. Tra le altre notizie: una nuova inchiesta sui crimini di guerra delle IDF, il boom del prezzo delle case in Italia, e la truffa crypto di Milei

L’Europa al bivio
Agosto 2024, Macron in visita al numero 10 di Downing Street. Foto CC–BY–NC–ND 2.0 Number 10

Dopo le dichiarazioni incendiarie dei giorni scorsi, gli Stati Uniti stanno cercando di tenere a bada i propri alleati. Parlando con CBS, il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha dichiarato che sia l’Ucraina che l’Europa potranno prendere parte ai “veri negoziati” (sic) per mettere fine alla guerra. Rubio ha anche tranquillizzato chi sulla guerra finora ha lucrato, dicendo che in ogni caso “ce n’è di strada da fare” prima di iniziare una vera trattativa di pace tra Kyiv e Mosca. Rubio ha comunque indicato che Putin avrebbe “espresso il proprio interesse per la pace.” Navigando le acque burrascose della propria politica interna, Rubio ha minimizzato l’importanza della telefonata di Trump con Putin, dicendo che “non si risolve una guerra complessa come questa con una telefonata.” “Ma posso dirvi che Donald Trump è l’unico leader al mondo che potrebbe anche solo potenzialmente avviare questo processo.” Da parte sua, Trump ha dichiarato che Zelenskyj sarà “coinvolto” nella trattativa tra Washington e Mosca sul suo paese. (CBS News / YouTube)

Oggi si terrà effettivamente il summit d’emergenza voluto da Macron a Parigi: invitati sono, nelle parole poco delicate del ministro degli Esteri francese Barrot “i paesi europei principali,” che ha cercato di smontare anche il clima di alta tensione, dichiarando che non serviva “drammatizzare” la velocità con cui il summit era stato organizzato, e che incontri come questo si organizzano molto spesso. Il Regno Unito, che parteciperà all’incontro in un importante ravvicinamento post–Brexit con l’UE, arriverà con una proposta impegnativa e bellicista: il Primo ministro Starmer ha scritto in un articolo per il Daily Telegraph che Londra è pronta a schierare le proprie truppe su territorio ucraino se c’è un accordo per mettere fine alla guerra, con l’obiettivo di mantenere la pace, ma dichiarando espressamente che si potrebbe arrivare a uno scontro. Secondo Starmer la crisi costituisce un “momento che capita una volta per generazione,” e che pone questioni “esistenziali” per l’Europa: “I prossimi giorni saranno cruciali per determinare la sicurezza futura del nostro continente. Come dirò a Parigi, la pace arriva con la forza. Ma è vero anche il contrario: la debolezza porta alla guerra.” La posizione di Starmer è vicina a quella del leader della CDU, Friedrich Merz, che con ogni probabilità sarà il prossimo cancelliere tedesco, che giovedì scorso aveva ammesso di essere “molto pessimista” sulle prospettive dell’Ucraina: “Col senno di poi, ci malediremmo per non aver aiutato l’Ucraina prima e con più forza,” ha commentato durante un dibattito televisivo, in cui addirittura anticipava che la Russia avrebbe potuto attaccare “i paesi baltici” e anche la Polonia. (Radio France / the Telegraph / DW)