La minaccia di Netanyahu
Tel Aviv minaccia di riprendere l’aggressione di Gaza combattendo “con intensità.” Tra le altre notizie: i ministri europei devono decidere cosa fare con i prossimi dazi di Trump, la Toscana ha approvato una legge sul fine vita, e le proteste contro il nuovo film di Capitan America

In un video pubblicato su X Netanyahu ha formalizzato la minaccia di ricominciare l’aggressione di Gaza: “Se Hamas non libera i nostri ostaggi entro il mezzogiorno di sabato, il cessate il fuoco finirà, e torneremo a combattere con intensità finché Hamas non sarà finalmente sconfitto.” Il giorno precedente Abu Obeida, il portavoce delle Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, aveva annunciato che il gruppo avrebbe sospeso la liberazione dei prigionieri perché Israele non stava rispettando i termini concordati della tregua. In realtà, gli attacchi sulla Striscia di Gaza non si sono mai fermati del tutto, e, come sottolinea Al Jazeera, le autorità israeliane stanno ancora bloccando una parte rilevante degli aiuti umanitari destinati alla regione — anche se ovviamente l’accesso alla zona è migliorato in modo rilevante dall’inizio del cessate il fuoco. In queste settimane è stato bloccato il 30% dei camion di aiuti umanitari e il 90% delle tende che dovevano entrare nella Striscia, costringendo tantissime persone a continuare a vivere in ripari di fortuna. Parlando con Reuters, un altro funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che “Trump deve ricordarsi che c’è un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti,” “e che questo è l’unico modo per liberare i prigionieri. La lingua delle minacce non ha nessun valore e complica solo le cose.”(X / Al Jazeera)