La pulizia etnica secondo Donald Trump
Trump parla apertamente di “ripulire“ la Striscia di Gaza con migrazioni forzate. Tra le altre notizie: Meloni svicola dalla responsabilità sui casi Santanchè e Almasri, e Elon Musk apre la campagna elettorale di AfD dicendo che i tedeschi devono abbandonare il “senso di colpa per il passato”
Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, Donald Trump ha dichiarato che vorrebbe che Giordania ed Egitto accettassero un numero più alto di rifugiati palestinesi: “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e dobbiamo dare una ripulita tutta l’area.” “Non so, qualcosa deve succedere,” ha continuato il presidente statunitense, “In questo momento è letteralmente un cantiere di demolizione. È stato distrutto quasi tutto, la gente continua a morire, per cui preferirei trovare una soluzione con alcune nazioni arabe e costruire alloggi in un luogo diverso, dove penso che potrebbero finalmente vivere in pace.” Senza mezzi termini, Trump sta parlando di deportare un milione e mezzo di persone, anche se concede che le strutture costruite in Giordania e in Egitto “potrebbero essere temporanee” — ma potrebbero anche essere “di lungo termine.” Non è una novità che Trump pensi alla Striscia di Gaza da palazzinaro — solo pochi giorni fa ne aveva parlato come di una “location fenomenale, sul mare,” dove “c’è bel tempo e tutto è bello.” A inizio dello scorso anno, nel pieno dell’aggressione di Gaza, Jader Kushner aveva ripetuto l’idea che i palestinesi avrebbero dovuto lasciare la Striscia di Gaza, dicendo che era da “ripulire,” essendo un’area “molto di valore.” (CNN / Haaretz / CNN)