Pericoloso o pericolosamente amico

Secondo il ministro Piantedosi Almasri è stato liberato per “ragioni di sicurezza.” Ma quali? Tra le altre notizie: da Davos Trump si prepara all’attacco dei paesi europei, la Lega vuole far uscire l’Italia dall’OMS, e la censura omobitransfobica dei siti pubblici statunitensi

Pericoloso o pericolosamente amico

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato al Senato sull’incresciosa vicenda che riguarda il trafficante e torturatore libico Najeem Almasri, “inspiegabilmente” scarcerato subito dopo essere stato arrestato a Torino dalla polizia italiana su mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Ieri e l’altroieri sono circolate con sempre maggiore insistenza le immagini di Almasri che atterra a Tripoli con un volo di stato italiano, accolto da una folla festante che si fa beffe, peraltro, del governo italiano. “Perché Almasri è stato scarcerato? Perché gli è stata data assistenza per tornare in Libia malgrado sia accusato di reati gravissimi?” si sono chiesti i senatori Giuseppe De Cristofaro (Avs) e Sandra Zampa (Pd). La risposta di Piantedosi ha dell’incredibile: “Il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish è stato rilasciato nella serata del 21 gennaio per poi essere rimpatriato a Tripoli, per urgenti ragioni di sicurezza, con mio provvedimento di espulsione, vista la pericolosità del soggetto. Il governo ha dato la disponibilità a rendere un'informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione. Sarà quella l'occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda.” Quindi la polizia italiana libera le persone incriminate se dimostrano di essere abbastanza pericolose? E cosa significa “la pericolosità del soggetto?” Quasi come se in Italia esistessero milizie pronte a passare all’attacco per liberare un loro uomo. (Rai News)